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La città che vogliamo 01/11/2024
Se ci fosse stata soltanto una video camera durante i consigli comunali che si sono svolti negli anni delle precedenti e dell’uscente amministrazione, con ogni probabilità Matera oggi sarebbe una città completamente diversa. Chi ha assistito ad un consiglio comunale negli ultimi anni sa bene che la città ha molto, molto di meglio da cui essere rappresentata.

Oggi si propongono per il consigli comunale 757 candidati circa 1 ogni 60 elettori, c’è chi parla di straordinaria partecipazione e chi invece la reputa il trionfo della politica tribale, quella per cui non valgono la qualità dei candidati e la forza delle idee ma il numero di parenti all’interno delle famiglie: una lottizzazione delle tribù. Vedremo.

Intanto leggendo i programmi di tutti i candidati Sindaci e delle coalizioni che li sostengono un dato emerge molto chiaro. Per adesso si riparte orfani della parola innovazione.

Uno degli appelli e dei temi più trattati in questa campagna elettorale è la "presunta" partecipazione dei cittadini. Vorremmo ricordare a tutti i candidati che in occasione delle elezioni parlare di partecipazione è un fatto abbastanza ovvio.

La partecipazione dei cittadini può essere il vero motore di una svolta decisiva della città.
Il fatto è che nessuno finora ha parlato di rendere questo il punto su cui cambiare in meglio creando le regole e i meccanismi che portano i cittadini ad essere protagonisti e condividere il percorso dell’amministrazione e lo sviluppo della città.
Parliamo cioè della partecipazione con funzioni di controllo, verifica e decisionale dei cittadini, il cosidetto civic auditing, che in Italia ha portato una città come Modena ai vertici della qualità della vita e del gradimento per le politiche in atto dei relativi abitanti nei confronti dell’amministrazione comunale.
Visto che 757 candidati consiglieri sono considerati una straordinaria partecipazione perchè non rendere ogni cittadino un consigliere comunale come avviene a Modena?
Il Caso Modena - La Partecipazione dei Cittadini - Corriere Economia 26/02/2007 Il Caso Modena - La Partecipazione dei Cittadini - Corriere Economia 26/02/2007
Immaginiamo ad esempio di inserire due righe finora sconosciute nel contratto di appalto con qualsivoglia azienda su un servizio pubblico pagato dai cittadini come la raccolta dei rifiuti solidi urbani. "Il servizio sarà sottoposto alla verifica di gradimento mensile degli utenti. Se gli stessi dovessero esprimere un non gradimento per tre mesi non consecutivi l’appalto verrebbe automaticamente affidato all’azienda seconda classificata nella gara."
Secondo voi, in questo scenario l’azienda che raccoglie i rifiuti e che paghiamo farebbe gli interessi di chi? I propri interessi? quelli dell’assessore, del dirigente o del consigliere di turno o sarebbe interessata a fornire un servizio gradito a chi paga questo servizio?

Immaginiamo di estendere questo meccanismo per gli asili nido, e tutti i servizi di pubblica utilità della città.
Immaginiamo poi l’operato dei dirigenti comunali sottoposto al gradimento dei cittadini, fatto che ha portato a Modena a ridurre drasticamente le inefficienze e il numero stesso dei dirigenti il cui salario per la parte variabile e nel caso del raggiungimento degli obiettivi è direttamente connesso con quello che i cittadini manifestano.

Immaginiamo di sottoporre al gradimento decisivo dei materani le scelte che in passato hanno sfigurato la città di Matera aumentando solo i proventi del commercio, perchè non si tratta di imprenditoria, dei metri cubi e dei metri quadri di un territorio lottizzato col manuale cencelli e non da un piano regolatore.
Dossier Centro Direzionale - Delibere Consigli Comunali e documenti (15 Mb) Dossier Centro Direzionale - Delibere Consigli Comunali e documenti (15 Mb)
Dossier Zona 33 - Delibere Consigli Comunali e documenti (8 Mb) Dossier Zona 33 - Delibere Consigli Comunali e documenti (8 Mb)
Immaginiamo come verrebbero regolate le urbanizzazioni, dato che oggi migliaia di cittadini risiedono da decenni ovunque a Matera senza disporre del certificato di abitabilità, e non possono neppure rivalersi quando, come avviene ripetutamente, qualcuno si fa male sotto casa tra buche voragini e dissesti abbandonati dalle stesse "imprese" una volta incassati i profitti perchè nel caso la legge pretende il certificato di abitabilità.
Immaginiamo di sottoporre al gradimento decisivo dei materani tutti i progetti dove vengono impegnati i risicati fondi a disposizione dello sviluppo urbano o della parte storica della città invece di fare comunicazioni stampa e imporre ai cittadini scelte e soluzioni nefaste per il futuro della città.
Secondo voi dopo che nel 2005 furono raccolte oltre 4.000 firme e portate al protocollo del Comune di Matera per non realizzare il parcheggio a S. Agostino sarebbero mai entrate le ruspe nell’unico monumento che la Soprintendenza si è degnata di sottoporre a tutela nei Sassi di Matera negli ultimi 21 anni?
Secondo voi dove sarebbero finiti gli 800.000 Euro degli impianti termici previsti per gli ipogei di Piazza Vittorio Veneto?
In uno scenario sottoposto al controllo decisivo, partecipato e democratico dei cittadini secondo voi avremmo mai potuto assistere alla costruzione di un nuovo corpo abusivo di ben 536,64 metri cubi (7,80 x 17,20 x 4) su Palazzo Venusio con a fianco tanto di ascensore panoramico di altri 76,14 metri cubi (3,60 x 2,35 x 9,00), o si sarebbe fermata per tempo una simile mostruosità?
Pensate quanto questo abuso oggi abbia messo in difficoltà lo stesso funzionamento dell’amministrazione con i funzionari dell’Ufficio Sassi che devono notificare e far rispettare una decina di ordinanze di ripristino dei luoghi per i residenti nei Sassi che hanno un cognome diverso dai proprietari di Palazzo Venusio e che hanno aperto una finestrella delle dimensioni di un foglio A4 per il vano caldaia o che hanno praticato un foro di pochi centimentri per l’uscita dei fumi della cucina.

C’è una capacità e un potenziale nel buonsenso dei cittadini che finora è stato sistematicamente mortificato e inutilizzato, e che invece è il vero fulcro sul quale ripartire per uno sviluppo serio, condiviso e i cui benefici crescano per tutti.

La principale innovazione è questa, è già una realtà in Italia, è il cambiamento che costa meno. Questa città come tutte le altre in Italia non possono permettersi un Sindaco capace oggi e uno meno domani. Sono tutti bravi, facciamo in modo che nessuno sia necessario.
Il Sindaco che vogliamo è quello capace di andare oltre se stesso, oltre i suoi sostenitori di lista, oltre le segreterie di partito, quello capace di mettere al centro del nuovo corso gli interessi e la partecipazione vera e decisiva dei cittadini.

Michelangelo Camardo
Sassi Kult - Associazione Onlus Matera

I siti web dei candidati a Sindaco di Matera
In ordine alfabetico

Acito Francesco Saverio www.acito.it
Buccico Emilio Nicola www.buccico.it
Dell’Acqua Franco www.francodellacqua.it
Di Maggio Tito www.materameritadipiu.it
Giura Longo Raffaele www.giuralongo.org

Discussioni e spazi del confronto con i candidati sulla rete:
http://beppegrillo.meetup.com/159/boards
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