Dal 29 agosto un nuovo film in uscita in tutta Italia dal titolo animanera con l’attore materano Domenico Fortunato tra i protagonisti. "animanera" è una storia d’amore, di investigazione e di orrore, un atto di denuncia. Un thriller psicologico sullo scabroso e costantemente attuale tema della pedofilia
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Sinossi |
Enrico Russo, rispettabile amministratore di condomini, violenta e massacra bambini. A cercare di fermarlo un magistrato, un poliziotto e una psichiatra, persi nel vano tentativo di scovare un cancro confuso nella normalità.
Poi un giorno Enrico incontra Andrea, un bimbo di 7 anni e se ne innamora. Vuole essere per Andrea il papà buono che lui non ha avuto, sottrarlo ad una famiglia stupida che lo ha reso fragile, vulnerabile, pronto ad accettare l’attenzione di uno sconosciuto. Vuole ritrovare attraverso di lui, la purezza che è stata negata alla sua infanzia.
Ma il suo delirio emotivo non riesce a reprimere l’istinto bestiale. Sarà il caso a far sì che gli investigatori riescano a trovare il mostro sull’atto dell’ennesima esecuzione. In tempo? Quel caso a cui troppo spesso è affidata la possibilità di contrastare una piaga contro la quale si fa ancora troppo poco.
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Note di regia |
3.000 i bambini scomparsi in Italia negli ultimi tre anni. 100.000 i potenziali pedofili in Italia. 600 bambini vittime della pedofilia lo scorso anno in Italia. 90.000 Euro l’introito giornaliero di un sito pedopornografico. 100 Euro il costo medio di una foto pedopornografica.
Questo è il mondo che c’è dietro "animanera". Una mostruosità che accende il bisogno di far conoscere quanto la nostra società sia in pericolo e quanto resti, a volte, indifferente rispetto ai rischi e ai danni che può subire il suo lato più debole e indifeso: l’infanzia.
Il film cerca di attirare attenzione e sviluppare senso di responsabilità su una delle piaghe sociali più oscure e drammatiche della nostra realtà. Cerca di suggerire, a nostro giudizio, l’unica risposta possibile al problema, ovvero dare forza alla famiglia come prima tutela dai pericoli che i bambini possono correre.
"animanera", attraverso una storia estrema e agghiacciante, vuole spingere alla consapevolezza che i bambini vanno amati e protetti innanzitutto nel loro primo ambiente di sviluppo: la famiglia. Poiché non è certo attraverso la pena capitale nei confronti di persone psichicamente deviate che un problema drammatico come la pedofilia va risolto.
Gli autori materiali del danno vanno sicuramente perseguiti e puniti. Ma quando si arriva a questo significa che gravi danni fisici e psicologici sono già stati arrecati.
"animanera" vuole essere un atto di denuncia, la possibilità di riflettere su un cancro sociale e sul fatto che la migliore arma per sconfiggerlo è quella che lo previene.
Raffaele Verzillo |
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Note di produzione |
Il film, interamente autoprodotto, è stato finanziato da imprenditori privati che, insieme alla maggior parte del cast artistico e tecnico, hanno rinunciato ai propri compensi in cambio di una partecipazione agli utili eventualmente ricavabili dalla vendita del prodotto, con lo strumento giuridico dell’associazione in partecipazione.
Gli autori, dagli sceneggiatori, al regista, agli attori, a tutte le altre dimensioni creative hanno finalizzato i loro sforzi per costruire un prodotto cinematografico di alta qualità ma di facile gestione economica. Uno sforzo produttivo, che ha richiesto, fin dalle fasi iniziali, la massima concentrazione da parte di tutti ed a tutti va il ringraziamento di SCRIPTA, perché ognuno è stato indispensabile ed insostituibile nella realizzazione del film.
Il film gode dell’appoggio di alcune tra le maggiori Associazioni che lottano contro la violenza sui minori.
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Regia di Raffaele Verzillo
con Antonio Friello Giada Desideri Luca Ward Domenico Fortunato e il piccolo Luigi Santoro
con la partecipazione di Elisabetta Cavallotti e Luis Molteni musiche dei 16 BIT
scritto da Pier Francesco Corona e Raffaele Verzillo
prodotto da Marco Verzillo per SCRIPTA - Progeda S.r.l.
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