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Patto per la sicurezza |
Un "patto per la sicurezza" che coinvolga Comune e Prefettura. E’ quanto chiede il Consigliere Comunale di Alleanza Nazionale Adriano Pedicini in un ordine del giorno che sarà presentato nella prossima riunione dell’assise Comunale, al fine di affrontare e superare l’emergenza dettata dall’allarme criminalità, nonché perseguire obiettivi legati alla tutela della legalità, all’integrazione sociale, alla qualificazione e riqualificazione del tessuto urbano e sociale.
Il consigliere Pedicini auspica l’impegno da parte dell’Amministrazione a proseguire e sviluppare le iniziative di osservazione e controllo, di prevenzione sociale e di riqualificazione urbana, a intensificare il rapporto di collaborazione fra il Corpo comunale di Polizia Municipale e le Forze dell’Ordine e ad adottare il sistema di videosorveglianza, in connessione con le centrali operative di Carabinieri e Polizia di Stato di prossima installazione, privilegiando la Polizia di Prossimità e la gestione delle segnalazioni da parte dei cittadini in tutte quelle situazioni in cui si fonda la condivisione delle conoscenze e delle competenze.
In tal senso, si chiede di avviare "un patto per la sicurezza" tra due soggetti istituzionali, Comune e Prefettura, in collaborazione con altri soggetti pubblici e del privato sociale, che permetta di agire con azioni coordinate ed altre specifiche per le proprie competenze, tese a compiere atti nei settori critici: tutela della legalità, integrazione sociale, pianificazione urbanistica e ordine pubblico.
La sicurezza – sottolinea il Consigliere di An - oggi è la prima preoccupazione dei cittadini. Anche dove i dati non sono preoccupanti, come nel nostro comune, c’è un’alta percezione di pericolo e insicurezza. La logica per affrontare tali problemi deve essere quella della cooperazione tra lo Stato centrale e le amministrazioni locali, che lavorano quotidianamente per provare ad invertire la tendenza.
L’ordine del giorno si prefigge l’obiettivo della stesura di un documento che delinei le politiche per la sicurezza urbana, puntando sempre di più sia alla prevenzione dei reati sia all’incisività delle azioni di contenimento, dando priorità all’ascolto dei cittadini e al confronto con tutte le espressioni del tessuto sociale, associativo, produttivo, del mondo del lavoro, nonchè delle rappresentanze delle comunità immigrate, per definire in maniera condivisa e partecipata le strategie di intervento.
Interesse dovrà essere rivolto alle fasce più deboli, come gli anziani, raggirati e derubati, sempre più vittime di reati, e si perseguirà nella volontà di prevenzione e repressione dei reati a danno delle donne, oltre che nell’impegno verso i reati che destano maggiore allarme sociale.
Matera, 21 novembre 2007 |
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