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Eventi a cura de La Pastinaca - Gruppo di Acquisto Solidale Matera |
LA PASTINACA, Gruppo di Acquisto Solidale (GAS) in collaborazione con: Associazione Loe, Bottega del Mondo, Associazione Arteria, Locanda Malatesta Ti invitano al II incontro su Altri Stili di Vita con due appuntamenti in occasione delle mobilitazioni della GLOBAL ACTION
Venerdì 25 Gennaio - Matera presso Arteria, Vico XX Settembre Aperitivo e incontro l’autrice de LA RIVOLUZIONE DEI DETTAGLI Manuale di ecoazioni individuali e collettive di MARINELLA CORREGGIA
Ore 19:30 - Il GAS la Pastinaca si Presenta Ore 20:00 - Aperitivo con Marinella e presentazione libro
Sabato 26 Gennaio - Matera presso Locanda Malatesta, Via San Biagio, 45 MERCATO CONTADINO Materano con i produttori vicini al GAS Ore 16:00 - Apertura Mercato Contadino Ore 19:00 - Forum su Sovranita’ alimentare, vendita diretta e Mercati Contadini Ore 20:00 - Buffet vegetariano
Diretta e differita online:
INFO, web e Locandine GAS: gasmatera@yahoo.it Associazione Loe: bdmmatera@yahoo.it Tel. Bottega: 0835 333730
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PERCHE’: incontri su Altri Stili di Vita Il GAS racconta esperienze e riflessioni su stili di vita ecologici che caratterizzano le pratiche dei GAS e del Commercio Equo. Ti invita a un apertivo e a un buffet con i suoi prodotti biologici, Ti invita a Riflettere, a Raccontare e ad Ascoltare. Altri autori sono previsti nei prossimi mesi Stefano Boni con Vivere Senza Padroni Ed Eleuthera Insegna all’Università di Modena, Antropologia sociale politica >> Link
Le iniziative hanno lo scopo non meno importante di autofinanziamento delle attività del GAS e mutuo sostegno tra le associazioni coinvolte.
PERCHE’: La Rivoluzione dei dettagli di Marinella Correggia Sta nei dettagli la differenza tra il dire e il fare. Essi sono indispensabili per tradurre nel concreto principi come "salvare il pianeta" o "costruire un’umanità migliore". Un manuale pieno di idee e suggerimenti preziosi per cambiare in positivo abitudini individuali e collettive, e contribuire nel nostro piccolo a salvare il pianeta. Il libro "Produciamo quello che consumiamo" fu uno degli slogan della rivoluzione guidata dal presidente Sankara in Burkina Faso negli anni ottanta. Se caliamo questa lontana realtà alla nostra quotidianità, potremmo dire: "Produciamo almeno una parte di quei beni e servizi che consumiamo". Certo non siamo in un paese povero come il Burkina Faso. Tuttavia, è ancora lunga la lista di ciò che perfino in città una persona può produrre da sé, parzialmente dissociandosi dallo sfruttamento del lavoro e dell’ambiente. Parliamo di spicchi marginali? Forse no. La studiosa Hazel Handerson raffigura l’intera economia umana come una torta a tre strati. Ai primi due non è attribuito valore monetario, eppure reggono il terzo. Lo strato di base è l’economia di madre natura, ovvero la base di risorse naturali; il secondo è l’economia informale o sociale, centrata sul dono e comprende: il fai da te nelle sue molteplici forme, le strutture comunitarie e familiari, il governo della casa, le cure parentali, il volontariato, il baratto, l’aiuto reciproco, la produzione casalinga per l’uso, l’agricoltura di sussistenza. Come si vede, un mix di servizi offerti gratuitamente, e di produzioni materiali fuori dal circuito di compravendita. Metà della torta produttiva, per la Handerson, non ha valore monetario. Gli strati superiori, monetizzati, sono il settore pubblico con valore monetario (infrastrutture e servizi) sul quale poggia la produzione privata, il consumo, gli investimenti, i risparmi. Se alcune possibilità di autoproduzione di beni e servizi sono ben note e "automatiche" (cucinare, pulire casa, il bricolage spiccio), altre sono meno note, soprattutto fra i "cittadini" che non hanno attrezzi né terra a disposizione. Eppure, i margini di autoproduzione sono ampi e riappropriarsene significa sottrarre cellule al mercato e contribuire a riequilibrare una realtà in cui la produzione materiale è concentrata in poche affaticate mani, oppure richiede un insostenibile apporto di energia fossile per i macchinari e i sistemi di produzione. Questo manuale si rivolge agli individui ma cerca anche risposte collettive, nel senso che vuole ispirare e aiutare comportamenti attraverso dettagli pratici e imitabili della conversione ecologico-sociale, ma anche empatica (rispettosa dei viventi) e autogestita. >> Link
Chi è MARINELLA CORREGGIA Impegnata da anni sul fronte dei temi socio ambientali, si è occupata di campagne animaliste e vegetariane, di assistenza a prigionieri politici e condannati a morte, di commercio equo e di azioni contro la guerra. È stata in Iraq, Afghanistan, Pakistan, Serbia, Bosnia, Bangladesh, Nepal, India, Vietnam, Sri Lanka e Burundi. Collabora con diverse testate tra cui "il Manifesto". Tra i suoi libri: Manuale pratico di ecologia quotidiana (Mondadori, 2000); Addio alle carni (LAV, 2001); Cucina vegetariana dal Sud del mondo (Sonda, 2002); Si ferma una bomba in volo (Terre di mezzo, 2003); Diventare come balsami (Sonda, 2004). >> Link
Cosa Sono i GAS
Cosa sono i Gruppi di Acquisto Solidale (G.A.S.) Un gruppo d’acquisto e’ formato da un insieme di persone che decidono di incontrarsi per acquistare prodotti alimentari o di uso comune, da ridistribuire tra loro. - Si ma... perché si chiama solidale? Un gruppo d’acquisto diventa solidale nel momento in cui decide di utilizzare il concetto di solidarietà come criterio guida nella scelta dei prodotti. Solidarietà che parte dai membri del gruppo e si estende ai piccoli produttori che forniscono i prodotti, al rispetto dell’ambiente, ai popoli del sud del mondo e a colore che - a causa della ingiusta ripartizione delle ricchezze - subiscono le conseguenze inique di questo modello di sviluppo. - Perché nasce una G.A.S.? Ogni GAS nasce per motivazioni proprie, spesso però alla base vi è una critica profonda verso il modello di consumo e di economia globale ora imperante, insieme alla ricerca di una alternativa praticabile da subito. Il gruppo aiuta a non sentirsi soli nella propria critica al consumismo, a scambiarsi esperienze ed appoggio, a verificare le proprie scelte. - Come nasce un G.A.S.? Uno comincia a parlare dell’idea degli acquisti collettivi nel proprio giro di amici, e se trova altri interessati si forma il gruppo. Insieme ci si occupa di ricercare nella zona piccoli produttori rispettosi dell’uomo e dell’ambiente, di raccogliere gli ordini tra chi aderisce, di acquistare i prodotti e distribuirli... e si parte! - Criteri solidali per la scelta dei prodotti I gruppi cercano prodotti provenienti da piccoli produttori locali per avere la possibilità di conoscerli direttamente e per ridurre l’inquinamento e lo spreco di energia derivanti dal trasporto. Inoltre si cercano prodotti biologici o ecologici che siano stati realizzati rispettando le condizioni di lavoro. - Una rete I gruppi di acquisto sono collegati fra di loro in una rete che serve ad aiutarli e a diffondere questa esperienza attraverso lo scambio di informazioni. Attualmente in Italia sono censiti un centinaio di GAS. |
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