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MATERA ANNI CINQUANTA - un laboratorio di modernità |
Lunedì 18 febbraio 2008 ore 17.00 - Mediateca Provinciale Palazzo dell’Annunziata 2° Giornata di Studio Introduzione Unitep
1. La legge di risanamento dei Sassi: sua genesi e sua applicazione Relatore: Prof. Raffaele GIURALONGO Presidente Deputazione Storia Patria.
2. Matera: i nuovi quartieri Relatore: Arch. Raffaele PANELLA ordinario di composizione architettonica Università La Sapienza di Roma
3. Ettorte Stella: Segnali di modernità Relatore arch. Luigi Acito, docente di composizione architettonica – Università di Basilicata
Modera Pietro Quarto giornalista
Negli anni 1950 Matera, caduto il fascismo e iniziata l’epoca repubblicana, viveva un fervido decennio di novità e modernità. Notevole importanza aveva avuto la scoperta che ne aveva fatto Carlo Levi nel suo Cristo si è fermato a Eboli. Sopravvivevano il fascino e il ricordo di Rocco Scotellaro, morto nel 1953.
E c’era un vero e proprio "partito dei professori", che facevano vita intellettuale impegnata. Erano arrivati Palmiro Togliatti (1948) e Giuseppe Di Vittorio. Nel 1950 e nel 1953 scendeva Alcide De Gasperi. Dal 1951 al 1955 lavorò una Commissione di studio che, presieduta da Friedrich George Friedmann, otteneva la collaborazione e i contributi di studiosi eminenti, interni ed esterni alla città, quali Riccardo Musatti, Giuseppe Isnardi, Francesco Paolo Nitti, Tullio Tentori, Federico Gorio, Ludovico Quaroni, Rocco Mazzarone, Lidia De Rita, Giuseppe Orlando, Gilberto Marselli ed Eleonora Bracco. Finanziata dall’UNRRA CASAS, quella Commissione mise in moto anche diverse individualità giovanili. Ispiratore del gruppo fu Adriano Olivetti, che, poco dopo, creava il partito di Comunità.
Si pubblicava "Basilicata". Splendeva il fascino e il ricordo di un giovane architetto: Ettore Stella, morto prematuramente e tragicamente, all’età di 36 anni, nel 1951. Contemporaneamente metteva radici e si affermava la casa editrice Montemurro; nel 1959, infine, veniva fondato il circolo culturale La Scaletta.
Anche il cinema, insieme alla letteratura e al giornalismo, scopriva la città di Matera. Alberto Lattuada vi girava il film "La lupa" (1953), tratto dalla omonima novella di Giovanni Verga, che tanto si adattava alla realtà di Matera. Vi arrivarono, con Lattuada, gli attori Ettore Manni, Ignazio Balsamo, Mario Passante, Kerima, May Britt e i giovanissimi Giovanna Ralli e Maurizio Arena. Gran vigore ebbe l’attività delle biblioteca provinciale "T. Stigliani" insieme con quella di Comunità.
Correlativamente a tanto fervore culturale e sociale, si registrava un notevole dinamismo economico e urbanistico, che trovava le sue più alte espressioni nella riforma agraria, nella evacuazione dei Sassi e nella costruzione di interi nuovi quartieri, che, voluti dallo Stato, si avvalevano del contributo culturale e sperimentale dei più grandi urbanisti del tempo, assente ogni intento speculativo.
La "nuova" Matera nasceva così. È questa la ragione di un progetto UNITEP che, per tal via, vuole lumeggiare un periodo di grandi speranze e innovazioni, cui, però, non sempre seguirono risultati adeguati.
www.unitepmatera.it |
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