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RETE SOCIALE
10/06/2008  Lascia un commento
Il Campus che non c’è
Lettera aperta al Presidente della Giunta Regionale Vito De Filippo, al Rettore dell’Università della Basilicata Antonio Tamburro, all’Assessore Regionale alle OO.PP. Innocenzo Loguercio, al Sindaco di Matera Emilio Nicola Buccico.
Egregi Signori,
abbiamo la netta sensazione che la vicenda del Campus Universitario di Matera si vada configurando allo stesso modo della sempre annunciata e mai realizzata ferrovia dello Stato.

E’ una preoccupazione che sta trasformando le prospettive di una intera Città e della sua comunità degli studenti, in nulla.
E’ all’ordine del giorno per il Consiglio Comunale di Matera dell’11.06.2008 il seguente argomento:
D.P.R. 383 del 18.4.1994 - Progetto definitivo per lavori di realizzazione delle attività di ateneo presso il Campus Universitario di Matera (Padiglione 1 ex Ospedale di Matera).

Vorremmo dopo anni di estenuanti discussioni tra tutte le istituzioni coinvolte chiarire una volta per tutte il significato di Campus Universitario di Matera voluto e sostenuto dalle scriventi organizzazioni.

In tutti questi anni sono state utilizzate diverse terminologie per definire un progetto che non ha mai avuto attuazione pur se finanziato.
Si è parlato oltre che di Campus, di Polo Universitario Materano, di non ben specificata struttura di Matera dell’Università della Basilicata come nell’Accordo Quadro di Programma denominato: Residenze Universitarie - Sede Polo USB di Matera del 12.07.2002 (Prot. 30025-7102) tra Regione Basilicata, Università degli Studi della Basilicata, ARDSU, Provincia di Potenza, Provincia di Matera, Comune di Potenza e Comune di Matera.

Dopo l’uso di tanta terminologia, la Città di Matera nel 2007, ha perso paradossalmente un finanziamento di 8.131.000 Euro per la realizzazione della Casa dello Studente, destinati al 2° padiglione (Stella) dell’Ex Ospedale, pur se tale finanziamento veniva assegnato al progetto classificatosi al primo posto nella graduatoria nazionale del Ministero (MIUR).

Si trattava della realizzazione di una parte importante di quello che chiamiamo Campus.
Tale perdita risulta un danno per la Città che adesso si trova ad inseguire il nuovo iter della riproposizione del progetto dopo averlo già vinto. A quanto pare la riproposizione è avvenuta nel dicembre 2007 dopo le ovvie polemiche scaturite da questa vicenda. Nessuno però ha mai parlato e parla di responsabilità di quanto accaduto.

Oltre questo, sempre nel 2007 com’è noto, abbiamo rischiato di perdere anche i 18 milioni di Euro per la ristrutturazione e il recupero del 1° padiglione (Plasmati). Altro pezzo di quello che chiamiamo Campus.

Non vi è dubbio che l’azione e la mobilitazione messa in campo dal Coordinamento tra Associazioni e Sindacati abbia costretto e stimolato ad intraprendere azioni di recupero della situazione. Tutto ciò ha dimostrato, per l’ennesima volta, la mancanza di una vera volontà politica di dare alla città di Matera il giusto ruolo all’interno della Università di Basilicata.
Cos’è un Campus Universitario
Un Campus Universitario, in ogni parte del mondo, è il luogo, lo spazio, dove sono concentrate le strutture per:
1. attività didattiche (aule, biblioteche)
2. attività di ricerca (laboratori e strumentazione) ,
3. attività di servizio per gli studenti (alloggi, mense, uffici di segreteria)
4. attività per il tempo libero (palestre, campi da gioco e luoghi di socializzazione).

Ovviamente il Campus non vive in  condominio con altri uffici e attività, come nel caso attuale di Matera che vede la presenza degli uffici regionali nel 3° padiglione.

Il Campus infatti è un luogo dedicato alla crescita culturale, professionale e civile degli studenti. Un luogo di forte caratterizzazione per gli studi di alta qualificazione in cui gli studenti sappiano riconoscersi ed essere parte attiva nelle scelte di sviluppo e miglioramento della qualità degli studi.
Cosa abbiamo proposto per il Campus Universitario di Matera
Oggi la nostra proposta compie quasi dieci anni. Sottoscritta nel 2002 da 8.700 cittadini di Matera e Provincia, fu discussa ufficialmente in Consiglio Comunale il 9 dicembre 2002.

In quella seduta, all’unanimità, il Consiglio Comunale deliberò la destinazione a Campus Universitario tutta l’area del Ex Ospedale Civile di Matera, comprendente i tre padiglioni e tutte le strutture immobili presenti e le relative aree verdi.
Lo stesso Consiglio inoltre deliberò l’unificazione dell’area verde dell’Ex Ospedale con il Parco del Castello Tramontano, ribadendo quanto previsto dal Piano Urbanistico adottato nel 1999.

Questo è quello che intendiamo per Campus Universitario
Una vera volontà politica avrebbe già portato a questa realizzazione, che oggi Matera avrebbe visto concretizzarsi in grandi benefici economici e culturali.
La situazione oggi
Ci troviamo oggi con la seguente situazione:
1. la ritardata approvazione del progetto esecutivo di recupero del padiglione Plasmati (18 milioni di Euro), senza alcun chiarimento su tale ritardo da parte del Rettore,
2. il degrado delle aree circostanti l’Ex Ospedale di Matera;
3. una situazione critica del personale amministrativo;
4. la mancata nomina del direttore dell’ARDSU;
5. il disagio nei servizi agli studenti;
6. lo stralcio del locale caldaie dalla convenzione tra Regione e Ateneo che conferma un profondo stato di disinteresse e soprattutto il mancato rispetto degli impegni assunti.

Inoltre, è stata riassegnata al Comune di Matera la strada tra la pineta del 1° padiglione e il 3° padiglione che collega Via Lanera a Via Castello, la cui riapertura rappresenterebbe una frattura all’unitarietà del Campus.
Campus Universitario o Puzzle Universitario?
La reale situazione a Matera è quella di un Puzzle Universitario, scomposto in vari pezzi sparsi nella Città, mentre in tutte le occasioni si parla di Campus Universitario che invece è il luogo unico e integrato per eccellenza.

Ci chiediamo per questo di quale Campus Universitario discuterà il prossimo Consiglio Comunale della Città di Matera.
Ci chiediamo perchè la Regione Basilicata, che utilizza la parola Campus, ha fatto 3 diverse delibere di assegnazione per ciascuno dei 3 padiglioni. (n. 372/2004 2° padiglione  Stella, n. 2692/2005 1° padiglione Plasmati, n. 1733/2006 3° padiglione )
Le aree adiacenti e che circondano tutte le strutture dell’ex Ospedale di Matera, attualmente nel più completo degrado, che fine fanno? Perché non sono state assegnate all’Università e non sono state oggetto di un progetto di riqualificazione?

Il frazionamento della situazione reale ci costringe a chiedere a tutti gli interlocutori interessati di chiarire pubblicamente in cosa consiste il cosidetto Campus Universitario di Matera in particolare dimostrandolo con risposte concrete a quanto segue:
Per quello che riguarda la Regione Basilicata:
- una delibera con la quale si assegna defiitivamente all’Università l’intera area con tutte le strutture in essa presenti;
- un progetto di riqualificazione di tutta l’area dell’Ex Ospedale, da realizzarsi mediante un Master Plan che veda la partecipazione della Regione, del Comune di Matera, dell’Università, dell’ARDSU, da affidare agli uffici tecnici regionali e da collegarsi a quelli di prossima attuazione per lo studentato e il padiglione Plasmati;
- una delibera con la quale il Governo Regionale si impegna a trasferire i propri uffici nelle strutture in via Lazazzera di proprietà del Comune e attualmente sede dell’Università;
- impegno a realizzare il Campus nel giro di due anni, attivando un tabellone elettronico che scadenzi il tempo, come si è fatto per la costruzione del nuovo ospedale;
- sottoscrivere, senza ulteriori rinvii, il protocollo d’intesa e cronoprogramma proposto dall’Assessore Loguercio ed elaborato dal Coordinamento di associazioni e sindacati per seguire tutte le fasi dell’intervento;
- nominare il direttore dell’ARDSU in base al merito e alle competenze;
- nominare i nuovi componenti del comitato paritetico previsto dalla legge Regionale di sostegno all’Università.
Per quello che riguarda l’Università della Basilicata
- risolvere il problema del personale amministrativo, incrementare e incentivare il personale della sede di Matera con un numero di addetti adeguato a soddisfare le esigenze dei quattromila studenti;
- di non perdere altro tempo per il progetto di ristrutturazione del padiglione Plasmati e presentarlo pubblicamente;
- di richiedere, sostenendo la nostra proposta, alla Regione la consegna di tutta l’area dell’Ex Ospedale Civile di Matera con tutte le strutture in essa presenti;
- di sostenere la nostra richiesta di trasferimento degli uffici regionali.

Per quanto riguarda gli ulteriori fondi stanziati sulla legge Regionale di sostegno all’Università chiediamo che vengano impiegati per risolvere la drammatica situazione in cui versa la sede Materana, sia per quanto attiene al personale tecnico-amministrativo sia per il personale docente.
Questi fondi dovrebbero servire inoltre a realizzare laboratori per la didattica e di ricerca attualmente inesistenti a Matera. Le risorse messe a disposizione non devono servire soltanto per sostenere nuove facoltà, lasciando indietro la qualità dell’offerta didattica e delle attività scientifiche delle facoltà già operative.
Chiediamo infine al Sindaco di Matera
di rappresentare e sostenere quanto esposto nella presente dal Coordinamento di Associazioni e Sindacati che riguarda una importante pagina dello sviluppo della Città.

Il Comune di Matera può dare un chiaro segnale della volontà di realizzare un vero Campus Universitario di Matera attraverso l’immediata acquisizione al patrimonio pubblico dell’area sul versante Lanera tra S. Anna e l’Ex Ospedale, destinata a verde pubblico dalla variante del 1999 del piano urbanistico, affinchè si realizzi l’unificazione tra il Parco del Castello e il Campus.

Chiediamo quindi di dare alla Città di Matera la prospettiva e la dimensione che merita come, tra l’altro, sostenuto nel programma elettorale del Sindaco al punto "Formazione ed Università".

Attendiamo risposte adeguate e impegni concreti.
Siamo convinti che le suddette richieste non rappresentino problemi insormontabili o irrealizzabili. Quello che serve è una autentica volontà politica (Regione e Comune) e gestionale (Università) per chiudere una vicenda che dura ormai da troppo tempo.

CITTA’ PLURALE - Associazione per la rinascita della cittadinanza attiva Matera
FLC CGIL - Matera
CISL Università - Matera
SUIGENERIS - Associazione Studenti Universitari
CITTADINANZATTIVA - Matera
Associazione SASSI KULT - Matera
 
 
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