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29/08/2008  Lascia un commento
Le olimpiadi di Pechino
Occorre premettere che le Olimpiadi rappresentano per definizione l’evento ecumenico per eccellenza, ossia l’unica festa per il mondo. Noi conoscimo le feste patronali, le feste nazionali e quelle religiose (vedi il Natale, la Pasqa etc.) ma le olimpiadi sono e saranno l’unica forma di festa da dedicare al mondo intero indipendentemenete dal sesso, religione, razza o credo politico.

Tanto premesso credo che quello a cui sto assistendo a Pechino è assolutamente distante da quanto descritto. Trattasi di Olimpiadi private, ossia di olimpiadi dedicate solo ed esclusivamente al popolo cinese. Gli stranieri sono "aliens" cioè alieni, ospiti indesiderati da tenere assolutamente in disparte affinchè non possano relazionarsi con I pochi cinesi che parlano l’inglese.

E’ un olimpiade di "stato" dove il governo cinese ha inteso fornire al suo popolo una dimostrazione di grandezza e di potenza assoluta sotto tutti profile.

Ha inviato a oltre 15 milioni di famiglie (di soli anziani) biglietti per assistere alle competizioni per cui gli impianti sono pieni di individui di una certa eta’ che assistono con la bandierina rossa in mano a eventi di tutti i generi.

E’ una olimpiade che serve ad alimentare lo spirito nazionalista e per far vedere al mondo che I programmi del governo possono e sono realizzati. Mi è capitato di assistere alla finale di fioretto a squadre mascile circodanto da donne di 80 anni circa che non sapevano neanche cosa stavano vedendo ma che, comunque, sventolavano (se non dormivano) la loro bandierina cinese.

E’ una olimpiade blindata dove gli stranieri che hanno acquistato i biglietti dai circuiti ufficiali sono stati relegati in angoli degli impianti affinchè non stabilissero contatti con i cinesi, contatti peraltro impossibili perchè nessuno, e dico nessuno, parla l’inglese.

E’ un popolo, quello delle olimpiadi cinesi completamete soggiogato dal fanatismo imposto dallo stato che gli fa credere che il popolo cinese e il migliore al mondo sotto tutti i punti di vista.

Ha scelto due due nomi su cui poggiare tutto il suo orgoglio Yao Ming e Xiuan Liu ma ambedue hanno miseramente fallito e non è servito a nulla produrre il campione di basket (frutto dell’accoppiamento tra due giganti cinesi) e pagare i soldi che avrebbe dato la Nike e la Coca Cola all’ostacolista per non distrarlo, lo sport per come lo conosco io rimane trasparente e quindi se nel podio della ginnastica maschile (corpo libero) la medaglia d’argento (spagnola) e quella di bronzo (Ucraina) esultano felici mentre quella d’oro (cinese) rimane indifferente aspettando la "formalità" della premiazione io mi preoccupo.

E mi preoccupo ancor di più se penso che un giorno, forse, i miei nipotini potranno essere comandati da questo popolo.

A. G.
 
 
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