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I fondi PISU e la nuova politica culturale del Comune di Matera |
I fondi strutturali costituiscono uno degli strumenti finanziari che l’Unione Europea ha inteso attivare al fine di ridurre gli squilibri socioeconomici tra le regioni degli Stati membri. Per il periodo 2000-2006, questi fondi avrebbero dovuto contribuire, nelle intenzioni, per le regioni interessate all’Obiettivo 1, a promuove lo sviluppo e l’adeguamento strutturale dei territori che presentano ritardi. Il documento programmatico che in qualche modo può essere considerato alla base di tutti gli altri relativi alla programmazione 2000-2006 dei fondi comunitari è la Comunicazione della Commissione europea “Agenda 2000” che ha riformato la disciplina dei fondi strutturali. |
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Per le regioni che rientrano nell’ Obiettivo 1 il nostro paese ha elaborano il Quadro Comunitario di Sostegno (QCS) per assicurare il coordinamento degli aiuti comunitari.
Le regione a loro volta hanno approvato i Programmi Operativi Regionali (POR). I fondi strutturali sono organizzati in base ai seguenti principi: - concentrazione > ottimizzazione degli interventi - programmazione > iniziative disciplinate da programmi pluriennali - complementarità > le azioni comunitarie sono concepite come complementari alle corrispondenti azioni nazionali o come contributi alle stesse - partenariato > le Azioni comunitarie si fondano su una stretta concertazione tra i soggetti interessati (l’attuazione è di competenza degli Stati membri) - coordinamento > con gli altri strumenti finanziari; - addizionalità rispetto alla spesa pubblica (i fondi strutturali cofinanziano gli interventi e non si sostituiscono a queste ultime) - compatibilità e conformità > con i Trattati, le politiche comunitarie e gli atti derivati, comprese le norme sulla concorrenza, gli appalti pubblici, la tutela dell’ambiente e le pari opportunità.
Il QCS ha come punto di riferimento il Programma di Sviluppo per il Mezzogiorno ed è articolato in sei assi prioritari che mirano a valorizzare le risorse del contesto economico e territoriale delle regioni del Sud.
Tale articolazione ha l’obiettivo di concentrare gli interventi su quelle aree suscettibili di avere un impatto più rilevante sulla produttività totale dei fattori e, di conseguenza, sulla crescita economica: Asse I: Valorizzazione delle risorse naturali e ambientali (Risorse naturali) Asse II: Valorizzazione delle risorse culturali e storiche (Risorse culturali) Asse III: Valorizzazione delle risorse umane (Risorse umane) Asse IV: Potenziamento e valorizzazione dei sistemi locali di sviluppo (sistemi locali di sviluppo) Asse V: Miglioramento della qualità delle città, delle istituzioni locali e della vita associata (Città) Asse VI: Rafforzamento delle reti e nodi di servizio (reti e nodi di servizio) |
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Il Programma Operativo della Regione Basilicata - POR, approvato dalla Commissione Europea, dedica all’Asse V - Città, la valorizzazione del ruolo e delle funzioni delle città capoluogo nel loro contesto territoriale, con l’intento di aumentare la competitività dei sistemi urbani e di rafforzare il capitale sociale delle città stesse. La misura mira al rafforzamento della qualità del sistema urbano regionale da perseguirsi, prioritariamente, attraverso un ispessimento del ruolo e delle funzioni delle città capoluogo di Potenza e Matera. Le azioni predisposte, molte delle quali proposte e formulate nel rapporto "Matera Sviluppo 2000 - 2006" per l’area materana e nel programma PRUSST elaborato dal Comune di Potenza, sono state elencate negli appositi accordi di programma sottoscritti dalla Regione Basilicata ed i rispettivi comuni capoluogo.
I richiamati accordi di programma si articoleranno nelle seguenti azioni:
Azione A - Strutture e spazi urbani Recupero, riqualificazione e rifunzionalizzazione del patrimonio edilizio del centro storico e di quartieri "bersaglio" per la realizzazione di contenitori da destinare ad attività di rigenerazione urbana, alla localizzazione di servizi collettivi ed all’insediamento di attività artigianali e/o commerciali compatibili. Recupero di zone urbane degradate da destinare alla creazione di spazi verdi attrezzati di quartiere e di aree per lo svolgimento di attività sportive e per il tempo libero. Recupero di aree industriali dismesse da destinare a sedi di attività di servizi avanzati alle imprese.
Azione B – Infrastrutture per la mobilità Miglioramento dell’accessibilità alle città capoluogo da parte dei comuni limitrofi (viabilità, aree di sosta e corrispondenza, eliminazione di passaggi a livello etc.). Adeguamento della viabilità interna nelle città capoluogo. Potenziamento dei servizi di trasporto pubblico attraverso la realizzazione di interventi di mobilità integrata (aree parcheggio, sistemi di trasporto pedonale meccanizzati etc.).
Azione C – Rianimazione economica Recupero di aree industriali dimesse da destinare a spazi attrezzati per l’insediamento di servizi a supporto del tessuto produttivo Incentivazione all’insediamento di attività di servizi nei centri storici e nei quartieri “bersaglio”.
Azione D – Azioni immateriali Azioni di marketing urbano. Azioni di accompagnamento e supporto alla programmazione e progettazione degli interventi di cui alle azioni precedenti. Azioni a sostegno ed integrazione di processi di Agenda 21 Locale.
Sulla base di questi presupposti il Comune di Materaha approvato nel 2003 i cosiddetti PISU. Parte degli investimenti come abbiamo visto sono stati destinati per il completamento dei famosi parchi urbani, la riqualificazione dei quartieri residenziali, piazze e percorsi del centro storico e Sassi (via Duomo, via Civita, piazzetta San Giovanni/San Rocco - via San Biagio, piazza San Pietro Caveoso, via Ridola, via delle Beccherie, piazza e via San Francesco. A questo elenco va aggiunto la riqualificazione di piazza Sedile, il restauro del complesso di Santa Lucia al Piano di via La vista , gli ipogei di Piazza Vittorio Veneto, il progetto per l’Illuminazione Artistica dei Monumenti, i circa settanta alloggi di edilizia sovvenzionata, i lavori (ancora da cantierizzare) di vico commercio, i giardini e pianoli di sant’Agostino, via san Francesco vecchioe via Bruno Buozzi Per un totale di investimenti che superano i cento miliardidi vecchie lire messi in campo dalla passata amministrazione. I lavori in corso stanno cambiando il volto della città storica, anche se non sono mancate alcune contraddizione (consulta sito sassikult).
Fatta questa premessa, alcune novità giungono invece sul versante della spesa dei fondi PISU dedicati alla promozione di azioni immateriali e rianimazione economica. L’attuale gestione si distingue per l’uso disinvolto di queste risorse finanziarie in favore di iniziative di intrattenimento.
Si tratta, come abbiamo visto, di risorse che ci sono state messe a disposizione dalla Comunità Europea per promuovere interventi strutturali, con l’intento di aumentare la competitività del sistema urbano e rafforzare il capitale sociale della nostra città. Il fine dunque è quello di innescare processi di sviluppo duraturo. E invece sono stati utilizzati per l’organizzazione dei festini.
Siamo di fronte ad una metamorfosi della "mission pubblica": amministratori comunali trasformati in animatori di villaggi turistici. Amministratori, impegnati direttamente in iniziative "voluttuarie" come sono appunto gli allestimenti di spettacoli di intrattenimento e notti bianche. Tutto questo naturalmente ipotecando ingenti risorse pubbliche, senza rischiare di proprio, dove nessuno valuta e verifica la coerenza, l’efficacia e l’efficienza della spesa. |
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20.08.2008 - Delibera Giunta Comunale Matera - Concerto Piovani |
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Per concludere, possiamo dire che la nuova "politica culturale" promossa dall’amministrazione comunale, oltre ad essere finanziata, a nostro avviso, con fondi impropri dell’Unione Europea, risulta per nulla strategica e lungimirante, fine a se stessa e destinata all’auto consumo.
La produzione culturale si appresta a trasformarsi in prodotto commerciale da dare in pasto a consumatori docili, senza problemi e complicazioni mentali. Anche da noi, come nel resto del paese, si sta affermando sempre di più l’era della semplificazione. |
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04.09.2008 - Delibera Giunta Comunale Matera - Notte bianca 2008 |
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Nelle prossime settimane cercheremo di fare il punto sul Museo Demoetnoantropologico che, stando alle previsioni del secondo programma biennale e del Piano Generale di Recupero, dovrebbe essere realizzato negli antichi rioni Sassi.
Tenteremo di interpretare: - il nuovo percorso culturale intrapreso dall’amministrazione comunale; - il protocollo di intesa sottoscritto con la fondazione bancaria CARICAL; - le finalità dell’erogazione liberale messa a disposizione dalla stessa fondazione per la redazione del "progetto industriale" del museo; - le motivazioni che sono alla base della nomina approvata dal comune di Matera del vice presidente della fondazione a "project manager"; - cosa si nasconde dietro l’ennesimo stralcio dei fondi FAS assegnati per la realizzazione del primo lotto funzionale del museo. |
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29.08.2008 - Delibera Giunta Comunale Matera - Nomina project manager Museo DEA |
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Le buone notizie per fortuna non mancano, l’avvio del corso di laurea in architettura e la scuola di alta formazione di restauro. Ma questa è un’altra storia e non è certo tutto merito dell’attuale amministrazione di centro destra.
14.10.2008 Associazione Mutamenti a Mezzogiorno |
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