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Le politiche deleterie del governo in tema di energia |
Con il decreto legge 185/2008 approvato venerdì 28 novembre dal Governo italiano diventa più difficile usufruire delle detrazioni del 55% su Irpef e Iras per gli interventi di riqualificazione energetica.
Da ieri i privati e le imprese intenzionati a chiedere le detrazioni dovranno inviare una domanda telematica all’agenzia delle Entrate (oltre alla documentazione all’Enea che serviva fino all’approvazione del decreto legge) e sperare che i fondi stanziati non siano ancora terminati ma soprattutto che l’agenzia gli risponda, infatti pare che sia stato introdotto il silenzio dissenzo, cioè se l’agenzia non risponde entro 30 gg equivale ad un no!
Come se non bastasse il provvedimento è retroattivo per tutto il 2008. in pratica se una famiglia o un’azienda nel 2008 ha deciso di istallare impianti fotovoltaici per la produzione di energia ed abbia voluto usufruire delle detrazioni anzicchè del conto energia, sono fottuti. un impianto domestico di 3 kw costa 20.000 Euro uno industriale di 100kw quasi mezzo milione.
Una iniziativa infelice di questo genere oltre ad essere palesemente ingiusta e probabilmente anticostituzionale produrrà un effetto devastante in una nuova nicchia economica che stava nascendo e sviluppandosi nel nostro paese.
Tutte le aziende i rivenditori i progettisti e i certificatori vedranno svanire il lavoro che hanno fatto in questi anni.
Una fetta di economia VIRTUOSA viene spazzata via con un decreto legge. Cancellazione dell’obbligo di produrre un certificato energetico negli atti di compravendita di immobili, incentivi illegali agli inceneritori di rifiuti, via libera per la localizzazione in Italia di centrali nucleari.
Intanto le multe da pagare per il mancato rispetto di kyoto crescono e sono destinate a salire esponenzialmente. Indovinate chi paga?
Giambattista Saponaro |
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