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C’era una volta Matera - La Madonna dell’Idris |
Frutto della monumentale e profonda conoscenza del patrimonio, noto in tutto il mondo tranne agli amministratori e ai "tecnici" della città in cui esiste, l’amministrazione comunale ha ultimato un nuovo magistrale capitolo della propria missione C’era una volta Matera: il luogo più fotografato e presente nella storia cinematografica della città: la Madonna dell’Idris. Questo monumento e la sua area circostante fino a un paio di mesi fa infatti appariva un set unico oltre che uno degli ultimi frammenti di paesaggio rupestre ancora presente nei Sassi.
L’intervento, inserito nel programma triennale delle opere pubbliche della giunta Buccico alla voce "Percorsi pedonali turistici - Madonna dell’Idris, con 500 mila euro a valere sui fondi pubblici PISU, è stato condotto con l’azzeramento (reset) di tutta l’area antistante le chiese di S. Maria dei Idris e S. Giovanni in Monterrone.
Tra tutti i possibili interventi, compatibili con questo delicatissimo contesto, l’amministrazione ha realizzato quello a sè più gradito e conforme alle proprie competenze attraverso: la rimozione delle preesistenze, la posa di una rete metallica elettrosaldata, il pompaggio di cemento autolivellante e per finire la posa di una pavimentazione falsamente storica, diversa ovviamente da tutte le altre presenti anche nelle immediate vicinanze a costituire l’ennesima variante di pavimentazione nei Sassi che sono diventati come un vestito di arlecchino.
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Stessa città, stesso sindaco, stesso assessore ai Sassi, stesso progettista e direttore dei lavori, stessi programma e fondi dell’analoga indimenticabile riqualificazione dei percorsi pedonali in Via Madonna delle Virtù di cui vi ricordiamo i dettagli nelle sottostanti immagini del gennaio 2008. Esattamente come un anno fa valgono tutti gli stessi vincoli, decreti, normative nazionali, internazionali e perfino quelle emanate della stessa amministrazione comunale, con in più il fatto che, la Madonna dell’Idris, sito oggetto anche di numerosi studi e pubblicazioni sull’archeologia medioevale, dal lontano 1968 è inserito nella lista dei beni architettonici dichiarati di interesse culturale dal Ministero per i Beni Culturali alla voce "Chiesa Madonna dell’Idris" >> Decreto Ministeriale 19.10.1968
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Estratto delle Norme tecniche di attuazione degli interventi nei Sassi |
Sul sito del Comune di Matera potrete trovare il seguente documento che fa parte del Piano Generale di recupero dei Rioni Sassi approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 38 dell’11.05.2006 avente ad oggetto: Art. 2 Legge 771/86. Adozione delle previsioni generali di recupero dei Rioni Sassi di Matera. All’articolo 13 (Classificazione delle aree e degli edifici) alla lettera E viene testualmente riportato (pagg. 8-10 del documento allegato) E) - AREE DI RIQUALIFICAZIONE URBANISTICA, cioè aree degradate libere o rese libere in seguito a crolli o demolizioni, comprese quelle di eliminazione di fabbricati recenti costituenti detrattori ambientali. In tali aree sono possibili solo interventi del Comune, o per esso dei Concessionari di cui all’art.19 seguente, finalizzati alla ricostruzione ed al completamento del tessuto urbano esistente, alla sostituzione di unità edilizie crollate o irrimediabilmente degradate con altre di nuova edificazione, o alla realizzazione di interventi di potenziamento della mobilità (carrabile e pedonale) e dei servizi. Tali interventi devono rispettare:
il rapporto funzionale con lo spazio libero (sistema di accessi e di affacci);
l’omogeneità tipologica e morfologica del tessuto storico (interasse delle strutture portanti verticali e quote dei piani di calpestio);
i materiali di finitura preesistenti (paramenti murari e manti di copertura);
i principali caratteri strutturali, tipologici e morfologici delle aree e dei tessuti edilizi sono evidenziati negli elaborati grafici allegati ai programmi nonché nelle schede-progetto specifiche in ogni ambito di intervento. |
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Norme Tecniche di attuazione degli interventi nei Sassi di Matera |
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Particolari a confronto |
Nella prossima immagine vi mostriamo il piano antistante la Madonna dell’Idris in due immagini: a sinistra del 5 agosto 2008 prima dei lavori a destra 15 gennaio 2008 dopo i lavori. Particolari che aiuteranno meglio a comprendere come le norme appena indicate siano state rispettate dalle stesse persone che hanno il compito di farle rispettare. Per la visione di tutte le immagini relative ai lavori esiste il link alla fine di questa pagina.
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Dove si sono effettuati i lavori |
In questo sito monumentale si trovano due chiese, S. Giovanni in Monterrone, la più antica con affreschi del XIII secolo e S. Maria de Idris (Madonna dell’Idris) di epoca successiva tardo-medioevale, entrambe scavate nello grande sperone roccioso del Monte Errone. La chiesa della Madonna dell’Idris viene realizzata inglobando un cimitero medioevale in parte trasferito nel piano di calpestio antistante. Alcune tombe erano perfettamente visibili fino a quando sono partiti i lavori per i percorsi pedonali.
Praticamente il sito oggetto dei lavori è stato per secoli un luogo dove hanno trovato sepoltura i materani che, come avveniva solitamente all’esaurirsi degli spazi, si proteggeva attraverso la costruzione di chiese o edifici di culto per garantire la custodia dei sepolti e ricordarne la sacralità ai successori. Facciamo notare che questa consuetudine ha portato alla costruzione di innumerevoli luoghi di culto nei Sassi, fatto che ha contribuito in maniera fondamentale a renderli nel tempo quello che sono. |
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La percezione degli altri |
Alcuni giorni fa si è celebrata la conclusione del concorso internazionale di urbanistica per Piazza della Visitazione a cui hanno partecipato 5 studi afferenti a delle vere star dell’architettura mondiale. Com’è noto si è trattato di uno tra i migliori esempi di "urbanistica partecipata" realizzata attraverso semplici ed economiche comunicazioni di servizio della giunta comunale. Costo a carico della comunità non partecipante 150 mila euro più altre spesucce di rappresentanza. La celebrazione avvenuta a Palazzo Lanfranchi deve aver sedotto a tal punto i convenuti che probabilmente non hanno notato dal belvedere attiguo il nuovo look che l’amministrazione ci ha regalato per la Madonna dell’Idris. |
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17.04.2008 - Delibera Giunta Comunale n. 193- Piazza della Visitazione |
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Abbiamo visto e ascoltato durante questo evento che le star dell’architettura hanno realizzato dei progetti partendo da un’analisi della storia architettonica della città esaltando la celebre dualità riguardante la parte ipogea e la parte fuori terra caratteristica dei Sassi. Hanno tutti compreso perfettamente le peculiarità che hanno reso la città famosa nel contesto internazionale traducendole in progetti che in effetti celebrano questa caratteristica. Un segno di rispetto di questi architetti verso la nostra storia, del quale, anche se privati della partecipazione, siamo grati. |
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Il recente ricordo di una Matera che non esiste più |
In tutto il mondo si conosce l’opera dei materani non contemporanei. Si tratta di quella straordinaria pagina dell’uomo che va sotto il nome di Matera (i Sassi), fatta di stratificazioni architettoniche uniche e coerenti realizzate in ere diverse nel corso dei millenni. E’ stata questa l’ispirazione e la base dei progetti degli archistar, solo che questa Matera non esiste più cancellata negli ultimi anni da una serie di interventi, tutti grottescamente finanziati con fondi pubblici per esaltarne l’unicità.
Un altro esempio proprio attiguo alla Madonna dell’Idris è quello di Piazza S. Pietro Caveoso che fino a due anni fa era quella che vedete nella seguente immagine. C’è S. Pietro Caveoso senza macchine con la sua pavimentazione originaria ora buttata nei pressi della Cava del Sole. E’ la Matera che non c’è più, ora sfigurata da fiumi di denaro pubblico e politiche insostenibili. E’ una cartolina in vendita nelle tabaccherie della città e vi preghiamo di acquistarla e tenerla come ricordo.
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I lavori che hanno trasformato Piazza S. Pietro Caveoso sono i primi in ordine di tempo passati in gestione alla giunta Buccico a partire da fine giugno 2007. Hanno dato il via ad una serie di interventi sui più importanti siti del patrimonio pubblico oltre che di interesse turistico: in Via Madonna delle Virtù (gennaio 2008), la Cava del Sole (luglio 2008), Madonna dell’Idris (2008/gennaio 2009) ed altri nell’immediato futuro.
Esattamente all’opposto delle ragioni esposte da professionisti stranieri per soli 150 mila euro e fatte proprie con toni trionfalistici da questa amministrazione, questi interventi saranno immediatamente riconoscibili per i miserevoli interessi che li hanno generati, la profonda ignoranza rispetto al contesto in cui sono stati eseguiti e soprattutto inconfondibili per il carattere irreversibile che li denota.
Il mondo civile sta cambiando in fretta, tende a rispettare gli ecosistemi, la storia, le testimonianze culturali, a non perpetrare gli errori del secolo passato, si evolve verso un mondo della conoscenza a base della ragione. Matera oggi (in sintonia con il sistema paese) è una sacca che resiste artificialmente a tutto questo, principalmente a causa dei suoi amministratori.
Ma anche l’era rappresentata da questa sacca gerontocratica sparirà in fretta lasciando purtroppo un pesantissimo bilancio per le prossime generazioni che senza difficoltà potranno classificarla nel peggiore dei modi, senza fare tante distinzioni tra amministratori e amministrati.
>> Guarda le immagini sui lavori della Madonna dell’Idris |
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