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RETE SOCIALE
30/03/2009  Lascia un commento
Osservazioni al nuovo piano delle opere pubbliche 2009-11
Mutamenti a Mezzogiorno

1. COSA PREVEDEVA IL PIANO DELLE OPERE PUBBLICIHE 2008/10 APPROVATO nel 2008
Il piano triennale dei lavori pubblici adottato della Giunta nel 2008, nella prima annualità, vale a dire le opere che in teoria potevano e dovevano essere cantierizzare entro l’anno, prevedeva, nella stragrande maggioranza, interventi rivenienti da programmi approvati e avviati dalle precedenti amministrazioni (Pisu, finanziamenti regionali per l’illuminazione artistica monumenti, leggi finanziarie 2000/2001 Sassi urbanizzazioni, piani di recupero, ecc.). Sempre nell’elenco del primo anno, vi erano interventi programmati da circa un decennio, opere finanziate nel 1989 con la storica legge per lo sviluppo del mezzogiorno (L. n. 64/86) e mai realizzate, come ad esempio il parcheggio di via Gramsci con una disponibilità di 2,3 milioni di euro.

La vera novità del piano era dettata dalla presenza di n. 5 progetti di finanza da attuarsi nel triennio 2008/10:
1. gestione cimitero con apporto di capitale privato pari a 12 milioni di euro;
2. gestione della pubblica illuminazione con apporto di capitale privato pari a 4 milioni di euro;
3. centro fieristico mercatale ex area industriale Barilla con apporto di capitale privato pari a 15 milioni di euro;
4. de-localizzazione r. s. u. e impianto a ciclo chiuso con apporto di capitale privato pari a 30 milioni di euro;
5. cittadella dello sport e parco urbano campo sportivo con apporto di capitale privato pari a 20 milioni di euro.

Era la prima volta che l’amministrazione comunale adottava una programmazione di opere con l’apporto di capitale privato pari a circa 81 milioni di euro (circa 160 miliardi di vecchie lire). Alcuni di queste iniziative, più che a realizzare opere pubbliche, in realtà puntavano a trasformarsi in vere e proprie concessioni di servizi, con i relativi oneri e corrispettivi da parte dell’amministrazione comunale (v. gestione dei servizi cimiteriali, la manutenzione della pubblica illuminazione, i rifiuti).
La scarsa attendibilità del piano triennale delle opere pubblica approvato dalla Giunta e la mancanza degli studi di fattibilità richiesti dalla normativa costrinse la maggioranza di centro destra, presente in consiglio comunale, a modificare l’intero impianto. Risultato, buona parte delle proposte di progetto di finanza furono stralciate. Nel 2008 nessuna procedura di progetto di finanza sarà avviata.
2.COSA PREVEDE IL NUOVO PIANO 2009/11 APPROVATO DALLA GIUNTA
In questi giorni è in pubblicazione il piano annuale e triennale delle opere pubbliche adottato dalla giunta. A differenza del piano 2008, i progetti di finanza sono quasi del tutto scomparsi. Nell’elenco vengono riproposte le seguenti iniziative: progetto di gestione impianti cimiteriali, Euro 15.000.000,00 a carico del privato (nel 2008 l’apporto del privato era di Euro12 milioni), con avvio della procedura entro il 2009; area attrezzata per eventi, Euro 10.000.000,00 a carico del privato, con avvio della procedura entro il 2010; progetto di gestione illuminazione pubblica, Euro 15.000.000,00 a carico del privato (nel 2008 l’apporto del privato era di Euro 4 milioni) , con avvio della procedura entro il 2011. Dalla tabella si evince che nel 2009, qualora maturi questa convinzione da parte dell’amministrazione, sarà avviata la procedura di un solo progetto di finanza: i servizi cimiteriali.

Sempre dalla scheda si ricava che il Comune ha elaborato gli studi di fattibilità, così come richiesto dalla normativa vigente. Per saperne di più, sarebbe opportuno conoscere i contenuti di questi studi, ammesso che si tratti davvero di studi aggiornati. Quasi certamente, si tratta di vecchie proposte di privati, giacenti da anni nei cassetti del comune, che nessun ha mai preso seriamente in considerazione, salvo l’attuale amministrazione. In tal caso, come abbiamo già detto in precedenti occasioni, si tratta semplicemente di progetti mascherati da finanza privata, in realtà, a nostro parere, non sono altro che concessioni di servizi pubblici a lungo termine (vale a dire privatizzazione di servizi pubblici).
Per il resto il programma contiene un lungo elenco di opere di manutenzione o ereditate da programmazione precedenti che qui vorremmo ricordare, con alcune novità che meritano di essere evidenziate:

1) LEGGE FINANZIARIA 388/2000 - LEGGE 166/2002 FONDI RIFINANZIAMENTO 771/86 Recupero urbano spazi ipogei di via Bruno Buozzi ( progetto preliminare approvato nel 2002 ) Euro 307.000,00; la novità: l’amministrazione invece di realizzare un micro-parcheggio realizza un spazio teatrale “ipogeo” (preoccupazione: che non si adottino armature in cemento come quella ipotizzata per la costruzione della sala conferenza “ipogea” nel giardino di Sant’Agostino);

2) LEGGE 64/86 EX CASSA DEL MEZZOGIORNO - PARCHEGGIO DI SAN ROCCO ANNO DI APPROVAZIONE APPALTO CONCORSO 1989/92 - RESIDUI Euro 1.200.000,00 circa; la novità: l’amministrazione ha deciso di privatizzare il parcheggio pubblico attraverso lo strumento del progetto di finanza;

3) LEGGE 64/86 EX CASSA DEL MEZZOGIORNO - FONDI RESIDUI ( ex parcheggio di sant’Agostino) la novità : l’amministrazione con delibera n. 543/2008 ha inteso destinare Euro 3.000.000,00 per realizzare un parcheggio silos “ipogeo” nell’area verde di Piano Regolatore Generale di via La Nera, di fronte la scuola media Nicola Festa ; l’hanno chiamato “Giardino urbano e infrastrutture ipogee, sistema integrato della mobilità e accesso agli antichi rioni Sassi”; si tratta dunque di una VARIENTE mascherata al PRG 2005 ; controproposta: con gli stessi fondi è possibile invece espropriare l’area dell’ex orto giardino Porcari; il sito, immediatamente a ridosso del piano, possiede tutti i requisiti per soddisfare il fabbisogno quotidiano di parcheggi del centro storico, della Civita e parte dei Sassi; si chiede pertanto all’amministrazione comunale di operare in questa direzione avviando il concorso di idee per la realizzazione del “Giardino urbano e parcheggio pubblico ipogeo, sistema integrato della mobilità e accesso al centro storico“, che in questo caso avrebbe più senso; è necessario sfatare un tabù, vale a dire ridare alla mano pubblica la possibilità di intervenire su un suolo considerato intoccabile; alcuni degli attuali amministratori, ex collaboratore della ditta interessata alla trasformazione edilizia (v. iniziativa di presentazione del progetto gennaio 2006), hanno sempre sostenuto le legittime aspettative della rendita fondiaria; all’attuale Sindaco chiediamo, vista la disponibilità finanziaria, di farsi carico di altrettante legittime aspettative, più volte manifestate in città, di legare la trasformazione di quest’area al soddisfacimento degli standard urbanistici del centro storico e di tener conto dunque degli interessi generali della città; nel 1992 l’amministrazione comunale tentò di adottare una variante al PRG che prevedeva circa 16.500 metri cubi di cemento (la proposta fu imposta ai pianificatori Restucci e Nigro); la passata amministrazione ne ha concessi “solo” 4.500 metri cubi, con la possibilità di raddoppiare in cambio di 100 parcheggi in proprietà pubblica; per quanto riguarda l’area verde di via La Nera, infine, parte integrante del Parco del Castello in fase di realizzazione, chiediamo il rispetto del progetto originario, che tra l’altro prevede la realizzazione di un micro parcheggio, a raso, di circa 70 posti auto, nei pressi della scuola media N. Festa; a questa previsione bisognerebbe aggiungere il parcheggio silos di via Gramsci con i 250 posti auto; si suggerisce inoltre di verificare la fattibilità di un ulteriore ampliamento del parcheggio di via Lucana, evitando naturalmente modifiche di prospetto (basterebbe coprire il piano rialzato, attualmente scoperto, per ottenere, con qualche centinaia di migliaia di euro, più di 100 nuovi posti auto);

4) FONDI FASS 2005 - SISTEMA MUSEALE della Città di Matera - Completamento lavori di restauro Euro 3.500.000,00 recupero dell’ex Convento di Santa Lucia Nova (al Piano); la novità: trasferimento dei fondi dal Museo Demoetnoantropologico al complesso di Santa Lucia (che rischia la stessa sorte dell’ex carcere a San Giovanni: il restauro infinito);

5) FONDI FASS 2005 - Riqualificazione Urbanistica ed Architettonica di 300,000,00 PIAZZA della VISlTAZIONE (molto probabilmente si tratta di fondi che sono stati impegnati per il concorso); per il resto tutto è rinviato al 2010;

6) FONDI PISU - Completamento Parco Urbano del Castello1.200.000,00

7) FONDI PISU - Attuazione Piano del Traffico - Rotatorie del 500.000,00

8) Lavori di recupero Immobile sito in Piazzetta Garibaldi - Rioni Sassi - Euro 650,000,00 destinazione Asilo Nido; dopo aver sfrattato il Teatro dei Sassi, da gennaio 2008 la struttura è completamente in abbandono; lo sfratto punitivo ha prodotto un doppio risultato per l’amministrazione pubblica: il degrado dell’edificio e il mancato introito dei canoni nelle casse comunali. Un vero e proprio danno patrimoniale (v. Corte dei Conti).

9) RESIDUI LEGGE 771/86 - Lavori di recupero della scuola materna sita alla piazzetta Garibaldi nei Rioni Sassi Euro 150.000,00;

10) RESIDUI LEGGE 166/02 - fondi ri-finanziamento 771/86 - Revisione della segnaletica Euro 200.000,00 Rioni Sassi;

11) RESIDUI LEGGE 166/02 - fondi ri-finanziamento 771/86 - Recupero edifici storici nei Rioni Sassi Euro 750.000,00 ( è probabile che siano i fondi destinati per il recupero di Palazzo Malvezzi);

12) RESIDUI LEGGE Finanziaria 488/99 - fondi ri-finanziamento 771/86 - Interventi urgenti su urbanizzazioni e immobili demaniali nei Rioni Sassi Euro 181.803,24;

13) Interventi di somma urgenza nei Rioni Sassi Euro 180.000,00 ( introiti canone immobili in locazione - destinazione vincolata);

14) RESIDUI LEGGE Finanziaria 488/ 1999 - fondi ri-finanziamento 771/86 - interventi di somma urgenza Euro 188.548,27;

15) RESIDUI LEGGE 166/02 - fondi ri-finanziamento 771/86 SISTEMA MUSEALE Habitat Rupestre e Museo Demoantropologico nei Rioni Sassi - Euro 363.936,84.
Come abbiamo già detto, buona parte degli interventi previsti nella prima annualità erano stati già annunciati nelle precedenti programmazioni, addirittura dal 1989; le novità più rilevanti sono, a nostro parere, le seguenti:

1) lo spostamento dei fondi FASS dal museo Demoetnoantropologico, programmati dalla precedente amministrazione, in favore del completamento di Santa Lucia al Piano (nella speranza che questi ulteriori finanzianti siano più che sufficienti per terminare l’opera di recupero del complesso monastico); come molti ricorderanno, il restauro del complesso di Santa Lucia al Piano ha avuto inizio grazie ai fondi del ministero dell’economia dedicati alla creazione di uno spazio espositivo per l’arte contemporanea; (preoccupazione) ad oggi, a seguito delle note prese di posizione dell’attuale amministrazione, prevale l’incertezza sulla destinazione d’uso dell’ex monastero; pensiamo che sia un grave errore procedere al recupero edilizio del manufatto storico senza aver definito in modo ultimativo le funzioni che si intendono insediare; pertanto sarebbe opportuno definire con urgenza la destinazione d’uso del complesso monumentale, evitando di stravolgere l’ipotesi originaria, e incominciare a lavorare sul modello gestionale del contenitore;

2) il trasferimento dei finanziamenti residui ex legge 64/86, che erano stati destinati nel 1989 per la realizzazione del parcheggio di Sant’Agostino, in favore del nuovo parcheggio di via La Nera; di fatto una vera variante al Piano Regolatore Generale; come abbiamo già ribadito, la disponibilità finanziaria ci deve permettere di ragionare anche su altre ipotesi di aree da espropriare, probabilmente più funzionali allo scopo che vogliamo perseguire, vale a dire l’accessibilità del Centro Storico e Sassi; la disponibilità finanziaria ci impone dunque di riaprire la vecchia questione dell’ex orto giardino Porcari e la necessità di un intervento pubblico; anche questa amministrazione, come le precedenti, ha l’opportunità di cambiare la storia di questo sito, affinché non si possa un giorno dire “nessuno ha mai proposto una alternativa credibile e praticabile per l’esproprio dell’area”;

3) la terza novità riguarda il parcheggio di San Rocco, bloccato da quindici anni, finanziamento ex legge 64/86, che diventa un progetto di finanza, il che vuol dire privatizzare per sempre il parcheggio pubblico; per gli abitanti della zona di Casalnuovo è davvero una bella prospettiva ; non capiamo le ragioni del progetto di finanza, con i soli fondi disponibili (circa Euro 1,2 milioni) è possibile realizzare un parcheggio sufficiente a risolvere i problemi del quartiere oltre a soddisfare eventuali esigenze turistiche; anche su questo punto ci auguriamo una attenta riflessione da parte del consiglio comunale e più in generale della cittadinanza; per quanto ci riguarda riteniamo un errore la privatizzazione del parcheggio pubblico.
Considerazioni sui parcheggi a servizio del centro storico
Distanze e tempi di percorrenza Parcheggi (P)

Distanze ipotesi P di via Lanera : 600m piazza Pascoli, 750m Piazza del Sedile, 900m piazza Duomo

Distanze P di via Gramsci : 280m piazza V. Veneto, 600m Piazza del Sedile, 600 m piazza san Giovanni, 750m piazza Duomo

Distanza P di via Lucana : 100m piazza Pascoli, 250m piazza Sedile, 400m piazza Duomo

Distanza P Porcari : 50 m piazza san Francesco, 100m piazza Sedile e via Ridola, 150m piazza Vittorio Veneto, 250m piazza Duomo

verde -  nei limiti dei 300m distanza compatibile fabbisogno quotidiano, compatibile utenza turistica giornaliera
arancione - nei limiti dei 400m distanza ai limiti della compatibilità fabbisogno quotidiano, compatibile utenza turistica giornaliera
rosso - oltre i 400m distanza incompatibili fabbisogno quotidiano, compatibili utenza turistica

Gli unici parcheggi in grado di soddisfare il fabbisogno quotidiano sono in ordine di importanza il parcheggio ex orto giardino Porcari, il parcheggio di Via Lucana e il parcheggio di via Gramsci. Per quanto riguarda l’ipotesi di parcheggio di via Lanera sarebbe auspicabile l’adozione del progetto di completamento del Parco del Castello dove sono previsti circa 70 posti auto a raso
 
 
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