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24 giugno 2012 - Sua Santitā il Dalai Lama a Matera |
di Guido Galante
Domenica 24 giugno 2012 doveva essere una giornata di festa e riflessione per tutta la comunità materana. L’arrivo di Sua Santità il Dalai Lama avrebbe dovuto donare a Matera, città della pace, una sua propria identità morale. Avrebbe potuto essere l’occasione per spogliarci delle innumerevoli maschere che quotidianamente indossiamo con grande disinvoltura.
Invece il messaggio del capo spirituale tibetano, portavoce di non belligeranza e di verità, è stato ignorato dalla maggior parte dei presenti. Solo sorrisi di circostanza e protocollo. Nessuno si è fermato a meditare. Tutto secondo un copione oramai visto centinaia di volte. |
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L’affanno del Sindaco materano nello spiegare come mai la cittadinanza onoraria a Sua Santità non viene conferita nella giornata odierna e l’imbarazzo dello stesso nel driblare la curiosità del piccolo santone tibetano ritornato, non esausto, sull’argomento. In fondo anche un bambino avrebbe capito che l’Amministrazione materana si è presentata all’appuntamento totalmente impreparata. Un appuntamento fissato mesi orsono, e solo il dietro front del primo cittadino milanese ha illuminato la mente di qualche amministratore locale. Ma purtroppo i tempi burocratici per conferire al Dalai Lama la cittadinanza onoraria erano scaduti. |
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Nessuno in presenza dell’Uomo della Verità ha avuto il coraggio e l’umiltà di dire la verità.
Verità inspiegabilmente e stranamente nascosta anche dai media! Forse troppo presi nell’italico gossip di un famoso industriale senza pass. Un industriale venuto ad ascoltare con umiltà, da solo e senza scorta ed autista, le parole di pace e dialogo dell’oceano di saggezza himalayano. Un industriale orgoglio della nostra terra, con cospicui interessi in Cina, che ha dato una lezione di vita a tutti noi italiani: infischiandosene di eventuali ritorsioni cinesi, ha voluto assolutamente assistere all’incontro con Sua Santità. |
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Ma forse la gente di cultura nella città candidata a Capitale Europea della Cultura non è ben accetta. Forse chiameremo cultura e buon senso pubblicare l’articolo e le foto del Dalai Lama sopra equivoci annunci di prestazioni di escort! (vedi immagine)
Allora … grazie Sua Santità! … e grazie Professor Natuzzi!
Guido Galante
SassiKult |
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