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Comunicato del Movimento NO SCORIE |
Trivelle sul mare, assalto criminale legalizzato al territorio delle lobby petrolifere
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La Regione Basilicata tramite una procedura di VIA basata sul silenzio assenso
dei comuni vuole regalare dopo la Val d’Agri e la Valle del Sauro-Camastra tutto
il territorio regionale dalle montagne al mare alle lobby del petrolio senza
consultare le popolazioni e chi dovrà sorbirsi i danni delle trivelle. Nei
comuni Jonici di Novi siri, Rocca Imperiale, Policoro, Rotondella e Scanzano
nella concessione denominata "Policoro" la Gas Plus Italia (una delle tante
società scatola nate dall’Eni) intende coltivare giacimenti di idrocarburi sulle
nostre coste e sui nostri campi biologici. Sono previsti pozzi alla foce
dell’Agri (zona SIC),di fronte il complesso di Marinagri in territorio di
Scanzano.
Vicino l’abitato e i nuovi quartieri di Policoro verso
località Panevino(dove hanno già realizzato un pozzo per estrarre gas o
idrocarburi). Nei campi delle oasi biologiche della Plasmon di Rotondella Due,
vicino sempre al centro abitato omonimo. Mentre vicino l’abitato di Montalbano è
già attivo un altro pozzo. A rischio le foci del fiume Agri, le falde
sotterranee utilizzate dai pozzi per uso civile e sanitario .I campi biologici
di Policoro, Rotondella e Scanzano.L’incolumità e la sicurezza delle popolazioni
.
Le trivelle inoltre inquinano l’aria, uno dei tanti componenti
inquinanti nelle lavorazioni petrolifere è l’idrogeno solforato (per i profani
il gas killer sottoinchiesta per la strage degli operai di Molfetta).Nessuno
studio per quanto accurato può dire come viaggiano i corsi d’acqua e le falde
sotterranee. La poca acqua delle nostre falde non può essere messa in pericolo,
visto i fenomeni di desertificazione e di siccità (vedi annata in corso)che
colpiscono le nostre terre (da studi Enea il 50% della regione è a rischio
desertificazione).
La "Fiat" Metapontina (oltre 10000 addetti) costituita
dall’agricoltura bio e intensiva è seriamente messa in pericolo dallo
sfruttamento indiscriminato delle trivelle. Gli investimenti miliardari di
villaggi, campeggi, case al mare saranno"cannibalizzate" dalle torri petrolifere
che distruggeranno prima l’immagine e poi l’economia collegata. Stessa fine
per i nostri siti archeologici che saranno ulteriormente deturpati in modo
vergognoso.
Nel ritenere la procedura regionale che autorizza le trivelle
anti democratica, autoritaria e poco rispettosa dei cittadini e delle economie
dei territori chiediamo che siano abolite con una moratoria tutte le istanze di
trivellazione in Regione e sia redatta una nuova legge regionale in materia di
ricerca idrocarburi che tenga conto di tutte le reali esigenze dei territori e
del parere vincolante dei sindaci e soprattutto delle popolazioni
locali.
Facciamo pertanto appello ai sindaci, alle organizzazioni
turistiche e agricole affinché difendano gli interessi della collettività e
delle economie collegate.
L’incompetenza nel gestire le risorse del
territorio non può trasformarsi nel suo sfruttamento massiccio per altri fini
che non sono quelli degli interessi delle popolazioni L’assessore all’ambiente
Santochirico invece farebbe bene a dimettersi vista la catastrofe ambientale
(trivelle e discariche)e soprattutto economica che provoca nel territorio nella
gestione delle sue funzioni.
21.03.08 NO SCORIE Movimento
Antinucleare
noscorietrisaia@libero.it |
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Ulteriori approfondimenti |
OLA - Organizzazione Lucana Ambientalista
www.olambientalista.it |
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