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RETE SOCIALE
04/12/2008  Lascia un commento
La Regione gratta e vinci: 1 - I Fondi strutturali
I fondi strutturali hanno come obiettivo primario promuovere lo sviluppo e l’adeguamento strutturale delle regioni arretrate: Campania, Calabria, Puglia, Sardegna, Basilicata e Sicilia. La parola strutturale significa che dopo gli interventi di spesa nei sei anni di impiego dei fondi ci si aspetta una Regione in condizioni migliori rispetto a quella di partenza.

In virtù di queste politiche comunitarie la Regione Basilicata redige dei Programmi Operativi chiamati POR.
In questi programmi si descrive il quadro della situazione della regione, si descrivono le strategie e gli interventi da realizzare, finanziati fino ad ora al 50% dalla Unione Europea (regione di Obiettivo 1). La restante parte viene coperta dallo Stato e in minima parte dalla regione stessa. I programmi iniziano con la descrizione del quadro socio-economico.
Il Programma Operativo Regionale - POR 2000-2006
Il documento di programmazione POR 2000-2006 a pag. 11 (Andamenti demografici e mercato del lavoro) delinea la situazione con i dati ISTAT del 1998 tra i quali si evince: una popolazione di 607.853 abitanti, 39.000 persone in cerca di occupazione di cui 34.000 in cerca di prima occupazione, tasso di disoccupazione  totale 18,5%, tasso di disoccupazione femminile 50%.
Andamenti demografici e mercato del lavoro - Estratto pag. 11-12 POR Basilicata 2000-2006 Andamenti demografici e mercato del lavoro - Estratto pag. 11-12 POR Basilicata 2000-2006
POR Basilicata 2000-2006 POR Basilicata 2000-2006
A pagina 276 del POR 2000-2006 la Regione Basilicata mette in programma alla voce "Risorse Umane" 488 milioni e mezzo di Euro per l’esattezza 488.490.000 cofinanziati dal Fondo Sociale Europeo (FSE).
Tabelle finanziarie - Estratto pag. 276 POR Basilicata 2000-2006 Tabelle finanziarie - Estratto pag. 276 POR Basilicata 2000-2006
Quali interventi siano stati finanziati con questi soldi lo descrive la pagina 356 estratta dal Complemento di Programmazione del 2005, da cui si rilevano azioni che avrebbero dovuto inserire o reinserire i disoccupati nel mercato del lavoro, molte misure formative e alchimie strategiche e trasversali a vario titolo.
Quadro Finanziario per misura - Estratto pag. 356 CdP Quadro Finanziario per misura - Estratto pag. 356 CdP
Regione Basilicata - Complemento di Programmazione POR 2000-2006 Regione Basilicata - Complemento di Programmazione POR 2000-2006
Il documento del Comitato di Sorveglianza
Un particolare di grande interesse in merito lo si trova nella documento Stato di attuazione del P.O.R. Basilicata 2000-2006 presentato il 30 aprile 2007 a Lagopesole dal Comitato di Sorveglianza delle forme di intervento comunitario in Basilicata.
Il documento fornisce i dati sulla spesa dai quali vengono alla ribalta due cose su tutte:
1. Una ottima capacità di spesa dell’Amministrazione Regionale con il rush finale da 615 milioni di Euro (pag. 10),
2. Una percentuale di progetti e spesa (i 488 milioni e mezzo di Euro riguardanti il Fondo Sociale Europeo) per:
Azioni di Sistema pari al 3,54% contro il 99,26% di Azioni rivolte alle persone (pag. 21).
Stato di attuazione del P.O.R. Basilicata 2000-2006 al 30 aprile 2007 Stato di attuazione del P.O.R. Basilicata 2000-2006 al 30 aprile 2007
In pratica i 488 milioni di Euro sono stati spesi non per fare in modo che la situazione Risorse Umane migliorasse in modo strutturale (azioni di sistema), ma con "azioni rivolte alle persone" che, dopo il minimo benificio, ritornano strutturalmente nella situazione di non occupazione, o precarietà o lasciano la Basilicata.
Il totale dei fondi quindi è stato frammentato in migliaia di progetti e interventi (2.638 + 1.320 "congelati" informaticamente)
Se ci concentriamo sui 39.000 disoccupati del 1998, i 488 milioni di Euro corrispondono ad un bonus di 12.525 Euro a disoccupato. Ma i disoccupati non hanno percepito questa somma poichè, come indica il documento a pagina 15, qualora abbiano ricevuto qualcosa lo hanno avuto per il 64% in forma di servizi e per il 36% in forma di aiuto.
La situazione 6 anni dopo
Qual’è la situazione dopo aver speso 488 milioni e mezzo di Euro ce lo racconta il successivo Programma Operativo 2007-2013 della Regione Basilicata nel documento PO FSE 2007-2013 che inizia testualmente così:
«La Basilicata continua a presentare un accentuato declino demografico: nel solo quinquennio 2000-2005 la popolazione residente si è ridotta di oltre 5.000 unità (pari a quasi un punto percentuale), presentando il peggiore andamento fra tutte le regioni italiane. La popolazione residente è così passata dalle 599.404 del 2000 alle 594.086 unità del 31 dicembre 2005.»

Le prime 10 pagine sono "illuminanti" mentre a pagina 11 si legge:
«Le persone in cerca di occupazione risultavano nel 2005 pari a quasi 27 mila unità e rappresentavano il 12,3% della forza lavoro. Ancora una volta le aree di maggiore criticità coinvolgono le componenti più deboli del mercato del lavoro: i) il tasso di disoccupazione giovanile è pari al 36,6%, contro una media nazionale del 24,0% e una media del 18,7% nell’EU25; ii) il tasso di disoccupazione femminile è pari al 18,5%, a fronte di una media del 10,1% e del 9,9% in Italia e nell’EU25. Il tasso di disoccupazione delle giovani donne supera il 50%, valore che è due volte e mezzo più elevato della media dei paesi dell’EU25.»
Regione Basilicata - Programma Operativo FSE 2007-2013 Regione Basilicata - Programma Operativo FSE 2007-2013
I dati, forniti ufficialmente dall’amministrazione regionale, sono quelli del 2005 e sono rosei se confrontati con quelli del 2008 nei quali è noto che in Basilicata, in un solo anno sono, stati persi 7.000 posti di lavoro portando i 27.000 disoccupati del 2005 a quota 34.000. Praticamente abbiamo fatto un salto indietro tornando alla stessa situazione del 1998, con l’aggravio di una perdita netta di popolazione passata in 10 anni da 607.853 a 594.086 pari a 13.767 unità.
E’ come se in un decennio fosse sparito il Comune di Lauria o quello di Rionero in Vulture.

L’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) il 4 novembre 2008 ha pubblicato l’indagine La porvertà relativa in Italia nel 2007 dove l’indice nazionale delle famiglie in condizione di povertà si attesta all’11,1%. A proposito della Basilicata, a pagina 4, è scritto:
«La situazione più grave, con oltre un quarto di famiglie povere, è infine quella delle famiglie residenti in Basilicata (26,3%) e in Sicilia (27,6%) che presentano valori significativamente più elevati della media osservata per il Mezzogiorno.»
ISTAT - La porvertà relativa in Italia nel 2007 ISTAT - La porvertà relativa in Italia nel 2007
Le donne secondo la Regione: L’altra metà del mondo
Straordinaria la campagna di comunicazione sul POR 2000-2006 della Regione Basilicata che ha inondato le pagine dei giornali per mesi a proposito delle giovani donne in cerca di occupazione. Si è partiti con un tasso di disoccupazione specifico del 50% nel 1998 e si è arrivati ad un tasso che supera il 50% al dicembre 2005.
>> www.porbasilicata.it
Oggi non si può giudicare politicamente nessuno. Ti rispondono che sei di parte.

Ma un amministratore si deve per definizione poter giudicare (in Italia l’amministratore coincide col politico). 
Se la Basilicata fosse una azienda alla prima assemblea dei soci, l’Amministratore Delegato e il Consiglio di Amministrazione nel presentare la performance descritta nei documenti citati sarebbero stati invitati gentilmente a trovarsi un lavoro vero.
(Sono compresi i consiglieri di minoranza che governano alla pari della maggioranza).

Quanto spenderemo per Risorse Umane nel prossimo futuro?
Quanto sarà destinato alla voce Risorse Umane per il sestennio 2007-2013 è indicato a pagina 55 del precedente documento allegato, i soldi previsti diminuiscono, e diventano soltanto poco più di 322 milioni di Euro (322.365.588 per l’esattezza).
Il Volo dell’Angelo

Proviamo a guardare la Basilicata dall’alto, con gli occhi di un osservatore che vede lontano e in basso gli interessi elettorali che vengono sistematicamente prima degli interessi di coloro che poi verranno amministrati.

Nei documenti della regione i dati negativi vengono imputati a cause esogene (cause esterne). Ci mancherebbe altro.
Ma con i numeri e le specificità di questa regione, che conosciamo tutti da sempre, qualcuno ha mai immaginato che la Basilicata potesse diventare con un’azione di sistema la Silicon Valley d’Europa?
Qualcuno ha mai pensato che puntando strutturalmente su innovazione e ricerca con un modello proprio si può ottenere una Basilicata dove si lavori per creare e ingegnerizzare il futuro, invece di produrre il manufatto che fatalmente costerà meno produrre altrove?
Per un Volo dell’Angelo di questo tipo, fondato su un budget di 488 milioni e mezzo di Euro, avrebbero fatto la fila anche Microsoft, Google, la Emirates Investments Group, e il fior fiore delle cosidette tigri asiatiche.
A condizione di trovare 6 anni dopo almeno la metà dei disoccupati con un occupazione stabile e in un settore che non avrà mai crisi ovvero lavorare sul futuro del mondo. A condizione che il meglio dell’economia mondiale lavorasse nell’intervento insieme al meglio dell’economia regionale in fatto di innovazione, formazione, produzione e ricerca. In questo modo le aziende della Basilicata avrebbero esportarto prodotti innovativi, modelli e competenze in ogni angolo del mondo.

E’ noto, tra l’altro, che il tasso di scolarizzazione dei disoccupati lucani è tra i più alti d’Europa, se non altro abbiamo i disoccupati più "formati" del continente.

Avevamo solo 488 milioni di Euro, nel caso qualcuno abbia occhi al di sopra delle grottesche tensioni sulle poltrone da assegnare. E già sapevamo di averne altri 322 per il sestennio 2007-2013.

Avremmo anche una riserva da circa 100 miliardi di Euro sottoterra che al momento porta nelle casse delle compagnie petrolifere e dello stato oltre 900 milioni di Euro all’anno, il 93% del valore estratto, mentre il 7% rimane in Basilicata e ammonta a meno di 60 milioni di Euro all’anno. Avremmo poi anche l’acqua, nel caso qualcuno si fosse accorto che oggi un litro di acqua al bar costa più di un litro di benzina al distibutore.

Saranno oggetto dei prossimi episodi del serial: La Regione gratta e vinci.

Associazione Sassi Kult
Approfondimenti
Gli obiettivi prioritari di intervento dei Fondi Strutturali per il periodo 2000-2006 sono 3:

Obiettivo 1: promuovere lo sviluppo e l’adeguamento strutturale delle regioni arretrate: Campania, Calabria, Puglia, Sardegna, Basilicata e Sicilia

Obiettivo 2: supporto ai fini della riconversione economica e sociale delle aree con difficoltà strutturali, comprende anche le zone che in passato rientravano nei vecchi Obiettivi 2 e 5b

Obiettivo 3: relativo allo sviluppo e all’adeguamento di nuovi sistemi di formazione professionale nell’ambito delle politiche relativa all’istruzione, alla formazione e all’occupazione.

>> www.fondosocialeuropeo.it
 
 
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S. Agostino
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