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Io, eletto alle primarie dalla società civile |
Paolo Manicone
La nascita del PD per me è stata una "cosa" entusiasmante, tanto entusiasmante, da essere eletto negli organismi di Partito sia a livello cittadino che provinciale. Mi entusiasmava il Partito Nuovo, aperto alla società civile, a me, a tutti quelli come me che per più di un anno hanno creduto che qualcosa potesse cambiare.
Ho sempre lavorato nella vita, facendo anche lavori umili, non essendo uno di quelli che "vive di politica", come in genere sono riconosciuti i mestieranti della politica, quelli che ti avvicinano e di dicono "….poi ti spiego io", senza sapere chi sei, da dove vieni, e soprattutto quanta determinazione hai dentro, quanto amore hai per la tua terra, per il futuro dei tuoi figli, per il lavoro e le attenzioni per tutti quelli che sono e si sentono ultimi, nel proprio territorio e fuori di questo territorio.
In questo anno, vissuto di soddisfazioni ed entusiasmi del fare, di partecipazione, e di nuovo che immaginavo nascesse, ho ingoiato tanti bocconi amari, pensando che fosse il prezzo da pagare per un cambiamento che, purtroppo, stentava ad arrivare.
Il Potere, le Lobby, sono così forti e radicate, che hanno la presunzione di considerare tutti gli altri come individui con "l’anello al naso", come persone che, timidamente, alla fine capiscono, poiché avendo bisogno sempre di qualcosa, alla fine stanno zitti, non dicono nulla, perché "Potere" significa "gestire", tutto e tutti, impossessandosi della persona, fino alla sua coscienza.
Io, sono uno di quelli che, avendo ancora una coscienza, una onestà intellettuale e personale, non ha mai preteso nulla, né vuole nulla, se non, a questo punto, il Riscatto della sua Terra, orgoglioso della lucanità che gli appartiene.
Non è possibile essere Partito Nuovo, senza avere un "Progetto Politico", non è possibile, aprire e chiudere una crisi, al di fuori del Partito, dove si è evidenziata solamente la forza dei personalismi, dove la base esprime grande disagio e chiede almeno rispetto verso chi, quotidianamente è in prima linea sul territorio, mentre un manipolo di "qualcuno", in una stanza, pur di fare, decide di rinominare una giunta, che per molte volte ha rappresentato se stessa, slegata da tutto, se non da quel "qualcosa", che probabilmente li tiene uniti e contenti.
Credo che questo "Regalo di Natale", che il PD mi ha fatto, debba essere ricambiato.
Credo che tutti quelli che hanno avuto l’entusiasmo, la forza, le energie per far nascere il PD lucano, devono far sentire la propria voce, il proprio dissenso, la propria amarezza, di chi orgogliosamente lucano, si sente tradito e violentato dal "sistema", e deve avere il coraggio di gridare siamo stufi di questa classe dirigente.
Paolo Manicone |
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