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L’art. 19 e la nuova strategia per il recupero dei Sassi |
Mutamenti a Mezzogiorno
In poco più di sei mesi l’amministrazione comunale, su proposta dell’assessore ai sassi, ha assegnato più di 100 immobili in sub concessione ad un numero ristrettissimo di concessionari grazie al meccanismo di deroga al bando pubblico previsto dall’articolo 19 del regolamento comunale. La modifica del regolamento era stata richiesta al consiglio comunale "per consentire principalmente il completamento del recupero degli immobili ricadenti in ambiti incompiuti", da ultimare.
Quella che avrebbe dovuto essere una procedura eccezionale, dal punto di vista amministrativo, si è trasformata in una ricorrente prassi ordinaria. Il dato sconcertante, leggendo gli atti, è l’uso disinvolto delle norme urbanistiche di riferimento che mutano a seconda le circostanze (si fa ricorso al primo programma biennale, al secondo e avvolte anche al terzo ovvero al Piano generale di recupero mai reso esecutivo anche per omissione di questa amministrazione). Si affermano presunte compatibilità d’uso e di fatto si stravolgono i tipi edilizi; si compromettono interi comparti, senza un minimo di garanzie sulle ricadute economiche ed occupazionali.
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Gli immobili sub concessi, in grande quantità, risultano tutt’altro che residuali e nei provvedimenti adottati non si evincono motivazioni di urgenza e interesse pubblico. Quello che sta succedendo negli antichi rioni conferma quanto avevamo espresso un anno fa. Il ricorso continuo alla deroga al concorso pubblico fa venir meno la trasparenza e il diritto di accesso al patrimonio pubblico da parte dei cittadini e operatori economici.
La procedura è di fatto "discrezionale", la pubblicazione degli atti ex post non colma tale violazione e ingiustizia. La formale trasparente degli atti (il cittadino che chiede, il dirigente istruisce, la commissione prende atto, la giunta pone indirizzi a valle) non nasconde la profonda ipocrisia con la quale si consuma l’ anomala procedura amministrativa.
A due anni dall’insediamento, l’amministrazione non ha ancora presentato nessun documento programmatico e/o di indirizzo politico - culturale sul recupero degli antichi rioni. Si va avanti con vecchi e superati strumenti di programmazione e pianificazione urbanistica quali appunto i programmi biennali che, come tutti sanno, sono abbondantemente scaduti.
Il Piano Generale di Recupero adottato e pubblicato tre anni fa dalla passata amministrazione non è stato ancora controdedotto dal consiglio comunale.
L’attuale governo di centro destra riduce la propria azione in un "fare" privo di VISIONE e di prospettiva programmatica, impedendo finanche al Consiglio Comunale di svolgere il proprio ruolo di indirizzo politico.
La modifica dell’articolo 19 del regolamento sulle sub concessioni realizza di fatto la rinuncia alla "programmazione" e al "governo" di un bene pubblico che necessita di ben altre attenzioni e cure. Si "stravolgono le regole" della buona amministrazione e del diritto e si riducono gli antichi rioni a "questione edilizia" priva di valore strategico. E’ necessario invece riaprire il dibattito, prima che sia tutto compromesso, per dare “senso” alle cose che facciamo o che vorremmo fare nel prossimo futuro.
Qualche hanno fa, in occasione della formazione del Piano Generale di Recupero avevamo chiesto una pausa di riflessione e la sospensione delle sub concessioni, in particolare in alcuni ambiti sensibili tra i quali l’ambito 18, 22 e 23. Il Piano fece propria questa esigenza, come è possibile rilevare dalla relazione generale che qui riportiamo uno stralcio:
" […] Di qui l’esigenza .. di una pausa di riflessione nel processo di assegnazione dei vani demaniali (ormai strategici, esaurita gran parte della spinta al recupero degli immobili privati), da utilizzare in due direzioni: - per espletare il "Censimento" degli immobili demaniali, con contestuale compilazione delle "Schede-Verifica"delle Camere Urbane e degli Ambiti, per fare il punto dello stato di raggiungimento degli obiettivi generali dell’operazione di rivitalizzazione dei Rioni Sassi, e delle eventuali integrazioni e/o correzioni necessarie; - per consentire una valutazione approfondita (nel metodo e nel merito, sulla scorta dei risultati del "censimento"), sull’opportunità, per la "mano pubblica", di mantenere la disponibilità di uno stock di immobili demaniali, importanti per qualità e/o dislocazione urbana, attraverso i quali far fronte ad ulteriori "idee" od opportunità di utilizzazione strategica che dovessero presentarsi in futuro…"
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Con i provvedimenti adottati negli ultimi mesi questa opportunità è seriamente esposta a rischio. Un altro paradosso di tutta questa vicenda e che mentre, con grande disinvoltura, si concedono centinaia di immobili, senza nessun criterio competitivo e/o comparativo, negli antichi rioni vi sono famiglie che attendono da circa vent’anni la subconcessioni.
Così come (con cinismo) si sfrattano, senza appello, esperienze culturali consolidate (vedi teatro sassi), per far posto al nulla, l’amministrazione assegna e affida in locazione con procedura diretta, immobili ristrutturati, a inesistenti associazioni per la promozione del disegno industriale.
Dimenticando, che la norma che disciplina la locazione degli immobili negli antichi rioni non consente alla Giunta l’affidamento diretto (regolamento comunale n. 21/92 art. 1). Un cittadino normale come definirebbe tutto questo?
Michele Morelli |
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IMMOBILI SUBCONCESSI DIRETTAMENTE: |
Rione Casalnuovo n. 306 – 308 – 310 Vico Solitario n. 8-9-10-12-13-15-14-16-17-17bis Vico Mannese 15/a-15/b-16-17-18-19-20-21-22-23-24-25-26-27-28-29 Vico Confalone n. 3- 4-5-6 Via Conche n. 2-3-4- 5-6-7-8-9- 10-11-12-13-14 Gradelle S. Francesco Paolo Vecchio n. 1-2-3-4- 5-6-7-8-9-10-11 e 12 Rione Pianelle n. 14-15 -16-17 e 19 Via S. Pietro Caveoso nn.72-73-75-76-77-78-79-80-81-82-83-84 e 85 Rione Vetere n. 27-18-28-29-23-ex23b-17-30-26-e 35 Via Vetere n. 31-38 Vico Civita n. 3-6-7- 9-11-11 Via Civita 17/c-e-d-17-1819- 20-21 -22-23-24-25-26 Rec. Campanile n. 25/e-f Rec. II° Paradiso 6-7-8 e 9 Via Casalnuovo n. 13 nonché gli immobili indicati con lett. A) B) C) Più di 100 immobili |
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IMMOBILI DA ASSEGNARE CON BANDO PUBBBLICO |
Via Madonna delle Virtù n. 9-26-30 Via S. Leonardo, 31 Via S. Gennaro 31 Vico S. Cesarea n. 34-35-36 Vico Lombardi n. 44, 45, 25-26, 20, 19, 32 Via Lombardi n. 40, 54 e 55 Poco meno di 20 immobili |
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IMMOBILI AFFIDATI IN LOCAZIONE CON PROCEDURA DIRETTA |
Assegnazione con contratto di locazione dei locali ubicati al piano terreno di "Palazzo Bronzini" con accesso da Via Sette Dolori n. 10 in favore dell’ADI - Associazione per il Disegno Industriale. |
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