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RETE SOCIALE
04/03/2008  Lascia un commento
Sassi e Murgia - nella Storia il futuro di Matera e del suo territorio
Italia Nostra
Associazione Nazionale per la tutela del Patrimonio Storico e Artistico e Naturale della Nazione

La relazione al convegno organizzato lunedì 3 marzo in merito ai nuovi finanziamenti e alla nuova programmazione della Legge 771/86 di Pierfrancesco Pellecchia
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Questo è l’articolo 9 della Costituzione Italiana di cui ricorre il 60° Anniversario. L’incontro odierno è per noi di Italia Nostra l’occasione per celebrare degnamente, parlando del nostro patrimonio storico, una così importante ricorrenza.

Saluto e ringrazio cordialmente i gentili ospiti intervenuti e segnalo con piacere la grande attenzione che Italia Nostra ha voluto riservare alla nostra iniziativa volendo riflettere e discutere su quello che accade nella nostra città. La nostra associazione vuol essere un punto di riferimento per chi ha a cuore le bellezze di Matera.

L’attività della sezione materana è articolata e variegata: si va dagli incontri per studiare la storia e la composizione tipologica delle principali piazze e palazzi della nostra città allo studio delle cisterne di accumulo delle acque e il loro relativo sistema di canalizzazione presenti sia nei Sassi che nel Parco della Murgia Materana; dall’attività relativa all’educazione e sensibilizzazione ambientale, con la riqualificazione di masseria Zagarella per farne un centro visite nell’Oasi di San Giuliano, alla partecipazione a conferenze e incontri pubblici.

Ci tengo a ricordare che, nel giugno del 2006, in occasione del ventennale della legge 771 per il recupero dei Sassi di Matera e del prospiciente altopiano murgico, la nostra associazione ha promosso l’unica occasione di riflessione critica sul tema della conservazione e valorizzazione dei BB.CC.

Al di fuori di questa manifestazione, a cui ha partecipato il Presidente Nazionale Carlo Ripa di Meana, il silenzio assoluto. Noi crediamo che sia doveroso, e lo riteniamo anzi un obbligo, riproporre il dibattito sul recupero dei Sassi per tenere sempre alta l’attenzione su questa grande operazione, unica in Italia, di recupero di un patrimonio immobiliare storico così vasto e impegnativo. Tuttavia ci conforta la considerazione positiva, che visitatori attenti e competenti, hanno di quello che fino ad oggi è stato fatto.

Mi riferisco proprio a Carlo Ripa di Meana: mancava da oltre dieci anni a Matera, e passeggiando con lui per i Sassi ebbe parole di apprezzamento per l’opera di recupero eseguita. Ovviamente per coloro che vivono quotidianamente questa realtà sono riscontrabili carenze e distorsioni: la qualità del recupero, non sempre esemplare; la determinazione di funzioni, non sempre consone al prestigio dei luoghi; la non tempestiva programmazione della mobilità; il mancato avvio di progetti strategici quali il museo demoetnoantropologico.

Noi crediamo, però, che Matera possa e debba diventare la capitale della qualità del recupero di un intero centro storico, e questo potrebbe essere perseguibile se finalmente riuscissimo a riproporre, ad alcuni comparti pilota, esempi significativi di quello che dovrebbe essere un restauro completo e definitivo da essere esteso a tutte le altre zone dei Sassi.

Italia Nostra ribadisce con forza la necessità dell’utilizzo di materiali, tecnologie, tipologie tradizionali negli interventi sugli edifici dei centri e dei nuclei storici. E’ opportuno che le tecniche e i materiali previste nel Manuale del recupero e del Codice di Pratica diventino indicazioni vincolanti.

Il controllo dell’applicazione delle tecniche previste in questi Manuali deve essere affidato all’ufficio SASSI, che deve essere elemento di riferimento per tecnici e cittadini.
Il recupero degli antichi rioni deve essere paragonato e considerato come una grande opera strategica e per dare forza a questa idea Italia Nostra intende organizzare nella nostra città un Convegno Internazionale sul restauro dei centri storici.

Relativamente alla recente discussione circa l’ipotesi di sdemanializzazione e vendita degli immobili in sub concessione per attività non residenziali, la sezione materana di Italia Nostra è fermamente contraria alla cessione ai privati, anche di un solo centimetro quadro, di un così prezioso ed inestimabile patrimonio.

D’altra parte i Sassi, con questa improvvida ipotesi, potrebbero anche uscire dalla lista del patrimonio mondiale. Infatti il riconoscimento UNESCO del 1993, non investe un singolo o isolato monumento, ma i trenta ettari dei rioni Sassi e l’intero altopiano murgico, che rappresentano nel loro complesso e integrità un bene culturale, così come previsto dal codice dei beni culturali e del paesaggio. Sdemanializzando e privatizzando gli immobili, ne certifichiamo in concreto l’inesistenza dell’interesse culturale e di fatto li priviamo di ogni forma di tutela.

La notizia del cospicuo finanziamento di 30 milioni di euro previsto nella finanziaria 2008, a cui bisogna aggiungere la nuova programmazione comunitaria del settennio 2007-2013, impone una riflessione sulle modalità di gestione del patrimonio Unesco e la necessità di abbinare ad un recupero di grande qualità, un modello di sviluppo basato sulla programmazione condivisa degli investimenti.
Per questa ragione, analogamente all’iniziativa del giugno 2006, in cui fu valutata l’opera del recupero a vent’anni dalla legge 771, Italia Nostra ritiene necessario discutere con i principali attori istituzionali delle nuove politiche di recupero e valorizzazione del nostro patrimonio storico. E’ necessario prevedere ed attuare nuovi programmi biennali adeguati ai nuovi indirizzi programmatici.

Sistema museale, contenitori culturali, sistema della mobilità e accessibilità, infrastrutture tecnologiche, oltre al recupero dei beni archeologici, storici e artistici dei Sassi e del prospiciente altopiano murgico, rappresentano le priorità su cui concentrare gli sforzi da parte di tutte le Istituzioni.

Non dobbiamo dimenticare che nella nostra città, grazie all’iniziativa privata, sono stati realizzati recuperi importanti inseriti nella rete del distretto culturale dell’habitat rupestre: il MUSMA, la cripta del peccato originale, che ci dimostrano come valorizzando e ben restaurando il patrimonio storico e culturale si realizzano reali modelli di sviluppo economico locale legati all’offerta culturale. Questi esempi di collaborazione tra soggetto pubblico e soggetti privati sono senza dubbio da estendere ad altre esperienze culturali.

La nostra città con i SASSI, la città del Piano e l’altopiano Murgico, va considerata come un’unica entità territoriale appartenente ad un grande Parco, quello rupestre che rappresenta il volano ed il valore aggiunto alla nostra economia. Bisogna creare le condizioni affinché non si venga a Matera solo per vedere i Sassi, ma tramite nuove iniziative culturali estese a tutta la città potremo parlare di Sassi in senso “allargato”.

Bisogna rendersi conto che la conservazione del passato, gli investimenti nei BB.CC. sono essenziali per il miglioramento della qualità della vita del contemporaneo: le abitazioni vengono risanate, il patrimonio viene rivalutato, si crea un’offerta culturale di qualità, le infrastrutture collettive sono rafforzate, si creano opportunità di lavoro stabile e quindi il benessere della popolazione residente aumenta.

Esiste uno strumento che può rappresentare l’elemento centrale per lo sviluppo economico, sociale e culturale della nostra città e del nostro territorio che è il Piano di gestione dell’intero sito UNESCO, ma ci domandiamo che fine abbia fatto e dove sia andato a finire.

La principale fonte di sviluppo economico è rappresentata dal turismo che è un fenomeno ambivalente poiché può potenzialmente contribuire al raggiungimento di obiettivi socio-economici e culturali ma può anche, allo stesso tempo, essere causa del degrado ambientale e della perdita di identità locali, e pertanto deve essere affrontato con un approccio globale.

I beni culturali, fonte principale del nostro turismo, in termini economici, costituiscono una grande risorsa, di tipo non rinnovabile e non sostituibile che non deve essere sfruttata ma deve essere "utilizzata senza consumo".
Deve essere pensato un adeguato Piano del turismo, con un’opportuna operazione di marketing per rilanciare l’immagine della nostra città a livello nazionale ed internazionale, puntando sempre su un turismo culturale di qualità e non di massa. Bisogna esplicitare con forza le grandi potenzialità dei Sassi, ad esempio incentivare eventi culturali (mostre, concerti, rappresentazioni teatrali….) ed adibire zone degli antichi rioni per residenze per artisti, per musicisti, per scultori, per studenti universitari. Bisogna impegnare con convinzione tutti i nostri sforzi su turismo e cultura perseguendo ed incentivando idee di grande qualità.

La qualità e la promozione di questo distretto della cultura, anche grazie alla giusta collaborazione tra soggetti privati e soggetto pubblico, consentirebbe di proiettare i Sassi nel futuro partendo dal loro passato, come progetto culturale completo ed integrato cioè in grado di garantire contemporaneamente crescita, progresso e sviluppo economico sostenibile.

Un altro spunto di discussione è quello della mobilità nei rioni SASSI.
E’ necessario dare avvio ad una politica della mobilità che sia sostenibile ed integrata, condivisa e partecipata, che vada dal trasporto pubblico a quello privato con la predisposizione di servizi alternativi a quelli tradizionali, anche a livello sperimentale con progetti pilota (moto elettriche). Su tale importante e contrastato argomento, intendiamo organizzare un incontro pubblico specifico.

Italia Nostra è fermamente convinta nella necessità di preservare l’intangibilità dei centri storici delle città italiane, perché espressione delle loro identità. Riteniamo che salvaguardia e valorizzazione del patrimonio culturale siano inscindibili: non si salvaguarda senza valorizzare ma in particolar modo non si valorizza senza salvaguardare.

Vorrei concludere citando una frase di Giorgio Bassani, Presidente di Italia Nostra, che è stato a Matera nel 1967, ed ha contribuito a portare il recupero dei Sassi all’attenzione Nazionale:

"Il merito fondamentale di Italia Nostra, la sua originalità assoluta, sta, secondo me, proprio nella persuasione che abbiamo avuto fin da principio dell’eccezionalità dei valori che ci proponevamo di tutelare. Eravamo convinti, infatti, e continuiamo ad esserlo più che mai, che il patrimonio artistico e naturale italiano appartenga a tutto il mondo, e che per ciò sia in qualche modo sacro".

Pierfrancesco Pellecchia
Italia Nostra
Associazione Nazionale
per la tutela del Patrimonio
Storico e Artistico e Naturale
della Nazione
Riferimenti e documenti
La relazione integrale di Pierfrancesco Pellecchia
e la locandina del Convegno
03.03.2008 - Relazione Pierfrancesco Pellecchia 03.03.2008 - Relazione Pierfrancesco Pellecchia
Locandina convegno Locandina convegno
Rassegna stampa
04.03.2008 - Gazzetta del Mezzogiorno 04.03.2008 - Gazzetta del Mezzogiorno
04.03.2008 - Quotidiano della Basilicata 04.03.2008 - Quotidiano della Basilicata
 
 
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