SASSI KULT MATERA
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Quanto dovrebbe risarcire lo Stato a Matera e Provincia per i danni prodotti
Matera ha una storia che inizia nell’era neolitica circa 9.000 anni fa.
Leggendo soltanto la storia dell’ultimo millennio, la città viene sempre eletta a luogo di eccellenza per la vita dell’uomo da tutti coloro che nel corso dei secoli hanno avuto a che fare con il popolo materano: Romani, Arabi, Bizantini, Normanni, Svevi, Angioini, Borboni, Savoia.
La città non è mai stata distrutta anche dopo gli assedi, è stato il luogo d’incontro della religione d’occidente e d’oriente, il popolo materano ha venerato il proprio Dio con centinaia di luoghi di culto senza per questo usare la spada contro altri in Suo nome, senza per questo inquisire e torturare, si è difeso con onore quando è stato minacciato senza per questo celebrarsi oltre il dovuto, ha costruito la propria vita per millenni in totale armonia con l’ambiente. 
Basterebbero solo questi valori oggi per mettere in second’ordine anche la storia dei Cesari.
Dopo la seconda guerra mondiale e negli ultimi 60 anni, quelli della Repubblica Italiana, Matera ha conosciuto un assurdo declino, il rovescio di una storia e di valori che sono un culto riconosciuto da tutta l’umanità. Lo Stato Italiano a tutti i livelli di governo e amministrazione ha prodotto un danno a Matera e alla sua Provincia curando volutamente un isolamento fisico, sociale e culturale in totale spregio e violazione dell’Articolo 3 della Costituzione della Repubblica.
Ferrovie, strade e collegamenti, università, giustizia, incapacità di tutela di un immenso patrimonio, assenza di politiche per il territorio, rifiuti nucleari, sono solo gli aspetti più evidenti dei danni prodotti a una popolazione che merita e meritava una storia diversa.
La Costituzione della Repubblica Italiana La Costituzione della Repubblica Italiana
Segreteria Associazione Sassi Kult - Onlus 29.12.2006 
DEMOLIZIONE DI PONTE FERROVIARIO SUL BRADANO (ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE)
Stà avvenendo un’altro deturpo nel nostro territorio, con il progetto di variante della LINEA FERROVIARIA TARANTO-METAPONTO per la realizzazione del nuovo ponte sul fiume bradano in agro di Bernalda , è stato previsto la demolizione di un opera che è da ritenersi bene culturale dell’archeologia industriale, si tratta di un ponte che risale al 1924-1930 con travata metallica reticolare a singolo binario, con schema statico continuo su 5 appoggi, con 4 campate. Il sistema costruttivo presenta caratteristiche costruttive del 1° ventennio del 1900, sistema costruttivo con piloni in mattoni e struttura metalica, unico esempio presente nell’area maetapontina. Faccio questa segnalazione, con la speranza che un’associazione del livello di "sassiKult" che si interessa di patrimonio culturale pubblico, possa promuovere qualcosa per evitare un’ulteriore scempio nel territorio materano e provincia. La pratica attualmente è all’esame della soprintendenza per i Beni architettonici e per il Paesaggio della Basilicata sede di servizio Matera. Il progetto che prevede la demolizione del Bene di interesse storico è stato rimesso a cura di RFI S.p.A , in qualità di soggetto proponente l’opera , direttamente al Provveditorato Interegionale per le OO.PP. Puglia-Basilicata con richiesta di apposita Conferenza di Servizi come previsto dall’art. 3 del DPR 383/1997 e s.m.i., per il perfozionamento dell’intesa Stato-Regione per la localizzazione delle opere di cui al progetto indicato in epigrafe, per la variazione dello strumento urbanistico ed edilizio nel Comune di Bernalda, che all’acquisizione delle ulteriori autorizzazioni necessarie per la realizzazione del nuovo ponte e relativa demolizione del ponte del 1924. La Conferenza dei Servizi ai sensi del D.P.R. 616/77 e art. 3 del D.P.R. 383/94 è stata effettuata con seduta del 16-11-2010 nella sede della Regione Basilicata Dip. Ambiente Territorio politiche della sostenibilità -Ufficio Urbanistica e Tutela del Paesaggio - sede Matera- via Annibale Maria di Francia. n.40 e con verbale che esprime parere favorevole alla realizzazione del nuovo ponte e alla demolizione(questo è il punto che creerebbe il danno del bene culturale)del ponte del 1924. Il verbale è stato sottoscritto dall’ ITALFERR S.p.A., RFI, Regione Basilicata : Autorità del Bacino della Basilicata, Dipartimento Ambiente e Territorio Ufficio Urbanisica e Tutela del Paesaggio. comune di Bernalda, Provincia di Matera - Settore Pianificazione Territoriale, Consorzio di bonifica di Bradano e Metaponto, Wind Network Sud. Attualmente all’esame della Soprintendenza ma già con ferma convinzione che il ponte del 1924 si può demolire. Invio queste notizie, affinchè qualche associazione(lega ambiente) che si definisce attiva, in particolare nell’area metapontina, faccia qualcosa , il sottoscritto non può esporsi direttamente per diversi motivi, diciamo che sono già all’angolo nella mia struttura lavorativa
03/01/2011 12:01:16 
CE LO MERITIAMO.
DA QUANTO TEMPO LA RAPPRESENTANZA POLITICA E’ DIVENUTA TOTALE SOSTITUZIONE ? COSA ABBIAMO FATTO PER EVITARLO ?
01/06/2007 11:00:59 
meditate gente, meditate.
IL LATO GROTTESCO DELLA VITA (Italia, 2006, BetaDIGITAL, 75’, col; fotografia Clarissa Cappellani; montaggio Luca Benedetti; suono Ourida Cid, Riccardo Spagnol) Il film prende spunto dal rapporto con il turismo di una realtà socio-economica come quella dei Sassi di Matera. I protagonisti lavorano come guide turistiche abusive, ogni giorno percorrono le strade parlando a gruppi di persone, spesso distratte o attonite. Soprattutto, passano le giornate a inventarsi modi per scrollare i propri concittadini dal torpore provinciale e affermare le proprie strampalate ambizioni. Il comune denominatore è una creatività folle che rende le loro vicende astratte e surreali. "Mi interessava il confine labile fra logica e creatività. Quando intorno non cambia niente da secoli, come nei Sassi di Matera, le persone tendono a crearsi i propri mondi, fatti di immaginazione e ossessioni. I personaggi del film vivono in una marginalità che diventa possibilità di creare, reinterpretare, dissacrare senza che importi più la distinzione tra il vero e il falso. Ho cercato uno sguardo ironico e astratto che potesse restituire il senso di eccentricità e solitudine dei personaggi ma anche la loro estrema vitalità". (F. Di Giacomo) Premio cipputi, Miglior Film sul mondo del lavoro al 24 Torino Film Festival. Motivazione: "il film, girato in una Matera attuale e reale, racconta con ironia e leggerezza, attraverso storie di lavori inventati e abusivi, la quotidianità di una comunità non disperata, che non vuole fuggire da una situazione senza dubbio difficile. Paradossalmente i personaggi, ben caratterizzati, non appaiono depressi o rassegnati alla loro condizione lavorativa, ma al contrario esprimono un’improbabile creatività".
CONVALIDATO  08/01/2007 18:00:51 
ANNO NUOVO ... VITA NUOVA
La propinazione mediatica quotidiana di tette e fondo schiena ci hanno ormai vaccinato, tanto da non ritenere più scandalistico le centinaia di calendari che ci piovono ogni fine dicembre. Molto triste, invece, sarebbe non scandalizzarsi al calendario di SASSIKULT! Materani: ANNO NUOVO ... VITA NUOVA!!! BUON 2007 a chi ancora crede in certi valori.
CONVALIDATO  30/12/2006 13:10:44 
Iniziamo
Caro Pio, gli altri come dici tu non si vergognano affatto e noi potremmo attivamente fare qualcosa. Indigniandoci per esempio e protestare a testa alta. A Matera troppo spesso succede che "passano" impuniti anche i piccoli atteggiamenti di maleducazione, figurati se a qualcuno interessa che il verde fra non molto sparirà completamente. Sovente mi capita di vedere il zig zag che devono fare i pedoni per camminare su i MARCIAPIEDI e la dice lunga la maleducazione in fatto di traffico e parcheggi a "cappella" in questa città. Voglio dire che forse dovremmo modificare noi tutti anche i più piccoli atteggiamenti e condannare (non con la sedia elettrica per carità) i piccoli episodi intolleranti per far si che questo si estenda con il tempo anche ai grandi atteggiamenti di maleducazione- speculazione. Sassikult per esempio può essere un punto di partenza. Mi auguro che tutti scendiamo in piazza per protestare contro l’abuso di cemento e forse, con un alberello in mano potremmo iniziare a piantare alberi e verde a nostro piacimento li dove ancora resiste un centimetro di terra. Propongo la piantumazione di fiori e alberelli in giro per la città. Nelle aiuole, nei verdi che sono considerati tali solo sulla carta, nelle rotatorie, sui bordi delle strade, sotto le nostre case, nella rotatoria sotto il palazzo di città,sul bordo strada in via gravina, nella discesa di San Vito..... Può essere un inizio?
CONVALIDATO  29/12/2006 19:47:02 
Dovrebbero provare vergogna gli altri
Credo che sia sbagliato attribuire a Matera il titolo di vergogna nazionale e lo era già nel 1950. I Materani subiscono da decenni le spogliazioni che sulla loro pelle vengono fatte, ed alcuni materani se ne sono approfittati e se ne approfittano ancora oggi. La chimica in Val Basento! Ve la ricordate? in migliaia ci hanno lavorato, in centinaia ci sono morti di tumori e di asbestosi, in migliaia si sono illusi, in poche decine si sono arricchiti. La storia di oggi p di "monnezza" di alta qualità e di grande prezzo. Tecnoparco smaltisce i rifiuti speciali a perfetta regola per chiunque, costa un po’ ma fanno sparire di tutto! Oggi sono gli unici che sono "attivi" in Val Basento, oltre al presidente sempiterno e volante exsindaco supergarantito senza scadenza. Nella Città di Matera, per chi ha voglia di farsi un giro su Google Heart, ci sono degli spazi non costruiti, dove si vedono alberi e terra vera, dove secondo alcuni, non c’è niente! come se a fare la realtà sono il cemento e l’asfalto. Gli brillano gli occhi ai padroni del mattone e degli amministratori (ai padroni degli amministratori, quelli che gli garantiranno le prossime elezioni!) solo a fare i conti di quanti miliardi si possono fare a costruire lì al Consorzio di Bonifica, al Campo Sportivo, a Scattolino, a Cristo la Gravinella, a LaMartella e poi ancora a Venusio, e dove stava la Fiat in via Lucana, ed al Dispensario, e dovunquen si vedano dall’alto cespugli ed alberelli. Che bella la Città tutta fatta! ci possono lavorare tutti. Altro che vergogna nazionale, siamo la prima Città del Sud secondo il Sole24 ore, appunto! secondo il giornale della Confindustria stiamo messi bene. Il fatto è che stanno messi bene alcune decine di speculatori e di loro camerieri, e che tutti gli altri stanno messi molto ma molto male. Il nuovo anno porterà occhiali speciali in dono per tutti, in dono anche ai soprintendenti, ai magistrati, ai giornalisti, ai carabinieri, occhiali speciali che trasmetteranno in continuo un vecchio film, occhiali inamovibili, che potranno essere tolti solo al tintinnar di manette, occhiali che tremetteranno il film "La mani sulla Città" e quando le manette scatteranno allora non proveremo più vergogna, avremo avuto la nostra nuova VIA RISCATTO! Possibile che a nessuno venga in mente che i tempi della Variante generale al PRG siano stati "volutamente e colpevolmente" gonfiati per 18 anni giusto giusto per fare un bel saccheggio alla Conte Tramontano? Grazie Sassikult!
CONVALIDATO  29/12/2006 19:11:17 
Buon 2007, ce lo auguriamo tutti
E’ bello sentire una voce fuori dai soliti cori di chi si vuole attribuire i meriti di un riconoscimento comunque importante, perchè sono questi i momenti migliori per rivendicare i propri diritti. GRAZIE P.S. mi permetto solo di aggiungere come concausa (tra le tante) il campanilismo del capoluogo.
CONVALIDATO  29/12/2006 16:46:11 
calendario perfetto
Devo ammettere che riconosco benissimo la città tra queste pagine. Complimenti. Ancora una volta ci sentiamo dimenticati, maltrattati e senza diritti. Tutti dovremmo avere a casa e magari sui balconi e alle finestre, una copia di questo calendario.
CONVALIDATO  29/12/2006 16:33:24 
Mo avast - RESET!
Ottimo lavoro con il calendario! La colpa di tutto però non è solo degli incompetenti che amministrano la nostra città, è soprattutto degli elettori pigri che lo permettono e che per inerzia procedono con le solite abitudini, quelle della negozziazione politica, un voto in cambio dei soliti favori, dei soliti patteggiamenti. Le scelte politiche cittadine non sono prese in nome così della collettività ma in nome di patti nascosti, baratti, scambio di favori. Come sta succedendo anche con l’ex giardino Porcari, dove il bene privato diventa più importante del bene pubblico e collettivo. A cosa può servire un nuovo complesso edilizio laddove esiste un parcheggio che stenta già a risolvere l’accesso al centro storico e il conseguente sviluppo sociale, culturale, turistico e commerciale? A Matera comandano i poteri forti, gli interessi delle oligarchie di palazzo comprese quelle dei partiti secolari (che come gli "alberi secolari" rimangono aggrappati al loro posto). Lo sviluppo è bloccato, non si fa niente per evolvere, si preferisce solo vivere di rendita, quella poca rendita che un turismo lasciato a se stesso riesce a portare. Fino a quando continueremo ad auto-fagocitarci? Fino a quando suoneranno soltanto i "tamburi" del partito del mattone? Fino a quando il materano medio preferirà adattarsi a questo stato di cose? E nessuno mi fraintenda, attualmente non vedo alternative valide agli alberi secolari, forse è necessario un maggiore sforzo creativo da parte di chi crede in un vero cambiamento. [domeniko75@alice.it]
CONVALIDATO  29/12/2006 16:03:14 
la verità è un bene necessario.
Viva la democrazia. C’è qualcuno in grado di opporsi verbalmente a quanto descritto così minuziosamente nel calendario SASSIKULT?. La verità è un bene necessario! Meditiamo tutti e innalziamo il nostro senso civico per rendere migliore la nostra città e quanto essa rappresenta. Lì dove non sono mai riusciti i politici, possono riuscire i cittadini. Buon 2007 agli uomini di buona volontà.
CONVALIDATO  29/12/2006 15:53:48 
BUON 2007
Finalmente un calendario per farci aprire la mente! Grazie di cuore.
CONVALIDATO  29/12/2006 12:51:21 
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