1703 |
Particolare della rappresentazione della Città di Matera di Giovan Battista Pacichelli tratta da "Il Regno di Napoli in prospettiva", 1703.
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Rappresentazione della Città di Matera di Giovan Battista Pacichelli tratta da "Il Regno di Napoli in prospettiva", 1703.
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F Cassiano de Silva, Immagini di Napoli e del Regno. |
Autore: Francesco Cassiano de Silva Titolo: Immagini di Napoli e del Regno.
A cura di Giosi Amirante, Maria Raffaela Pessolano. Con un saggio di Ornella Zerlenga Descrizione: Volume in formato 4° (cm 30 x 20,5); 352 pagine; 89 illustrazioni a colori, diverse su doppia pagina. Luogo, Editore, data: Napoli, E.S.I., dicembre 2005 [...]
L’immagine del Pacichelli era una riedizione dell’immagine databile al 1694 di Francesco Cassiano de Silva. Il testo che riporta l’immagine del Cassiano è qui descritto.
In questo volume le autrici propongono un approfondimento della figura e dell’opera di Francesco Cassiano de Silva attraverso lo studio critico di inedite raccolte manoscritte. Particolare attenzione è stata dedicata all’analisi dell’Album conservato a Vienna nella Osterreichische Nationalbibliothek, nella quale il Cassiano intraprende l’ambizioso programma di illustrare Napoli e l’intero Regno con numerose vedute della capitale e di 175 centri urbani, accompagnate da concise ma efficaci annotazioni. Un quadro ancor più significativo della maturità raggiunta dal de Silva e del rilievo che la sua figura assunse nel panorama degli incisori vedutisti attivi tra XVII e XVIII secolo è stato possibile in virtù del rinvenimento negli archivi europei di altre due raccolte, del tutto inedite, nelle quali, con tavole di indubbia qualità, ricche di significativi dettagli, veniva offerto ai committenti uria immagine efficace del Viceregno (Vienna, Kriegsarchiv) e del Regno di Spagna con la sua capitale (Museo Làzaro Galdiano).
Lo studio dei disegni e dei testi manoscritti insieme all’analisi delle incisioni più interessanti e innovative utilizzate nelle guide napoletane sin dai primi anni del Settecento, firmate dal de Silva o a lui con certezza ascrivibili, gli ha restituito il merito di aver rinnovato, con mano assai felice, il modo di rappresentare centri abitati e contesti urbani.
La sua indubbia abilità nel controllo delle ’prospettive’ alla grande e alla piccola scala e la consapevolezza che le sue vedute avevano la stessa capacità dei testi nel veicolare informazioni rendono il suo lavoro innovativo nell’impostazione del rapporto fra testo e figura e lo qualificano per la preziosa testimonianza di specificità urbane e territoriali di numerosi centri abitati, mai prima rappresentati, e di particolari contesti della capitale e dei suoi dintorni così come si presentavano negli anni a cavallo tra Seicento e Settecento. |
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